Il retroscena di Repubblica su Conte: “Il blocco è ormai inutile, riapriamo”
Il retroscena sul Primo Ministro, rilanciato da La “Repubblica”, evidenzia come sia stato lui a spingere verso questa direzione. In un colloquio nella mattinata di ieri venerdì 29 maggio, a poche ore dalla decisione dell’Iss, Conte ha ricevuto buone nuove dal titolare del Ministero della Salute: “Sono buoni, vanno dal 18 al 26 maggio e il trend dei contagi da Covid-19 continua a scendere” gli ha sottolineato il ministro Roberto Speranza.
Sulla chiusura della sola Regione Lombardia, inoltre, Conte non è mai parso veramente convinto. Tant’è che avrebbe evidenziato come: “Ci sono dieci milioni di lombardi — è il ragionamento fatto a Palazzo Chigi — di cui 22mila positivi.
Parliamo dello 0,2%”. Anche perché, secondo Conte, non sarebbe stato corretto impedire a: “9 milioni e 980mila lombardi di muoversi. Il punto ora non è creare zone rosse, ma rispettare il distanziamento ovunque. Tanto basta sempre un positivo a creare un focolaio, possono farlo sia un lombardo che un campano“.
Era la notizia che Conte attendeva con ansia perché aveva promesso, nell’ultima conferenza stampa di sabato 16 maggio, la riapertura degli spostamenti tra Regioni a partire da mercoledì 3 giugno.