Il progetto: serie A negli Usa durante il Mondiale, tutti a Orlando
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul progetto di portare la serie A in amercia durante il Mondiale invernale.
Il progetto Mundialito della serie A va avanti. Lo hanno confermato ieri alla Reuters l’amministratore delegato della Lega Luigi De Siervo e l’head of competitions Andrea Butti. L’America non è lontana a differenza di ciò che cantava Lucio Dalla un bel po’ di anni fa e allora ecco che dal cilindro dei tentativi di moltiplicare l’appeal del nostro calcio, esce l’idea di riempire la sosta per i Mondiali in Qatar con un torneo con le nostre squadre, senza ovviamente chi è impegnato con le rispettive Nazionali, per rilanciarsi presso il palcoscenico Usa per «promuovere – parole di De Siervo – il calcio italiano su un mercato strategico».
Permessi e format Ieri sono filtrate alcune notizie: si tratterebbe di un torneo in due fasi, la prima con dei gironi all’italiana, la seconda con l’eliminazione diretta a partire dai quarti di finale. Sarebbe un modo anche per tenersi in forma in un contesto molto più motivante rispetto a qualche amichevole di secondo piano. Ci sono naturalmente da risolvere alcuni problemi. Il torneo dovrebbe avere un via libera dalle autorità calcistiche internazionale, e prima di tutto dall’Uefa. Poi ci sarebbe da lavorare sulla questione logistica visto che si dovrebbero trasferire oltre 1200 persone. Non mancano le città potenziali candidate a ospitare il torneo. Ma proprio per ragioni organizzative si sceglierebbe una sola sede anche per gestire un progetto complesso. E qui il dado è quasi tratto: Orlando, Florida, la stessa città che ospitò il famoso campionato Nba nella bolla anti Covid. In ogni caso, si deciderà presto. Entro aprile