L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul nuovo Newcastle e sui desideri del Principe Saudita.
Se a maggio la famiglia Zhang avesse ceduto al corteggiamento del principe Mohammed bin Salman quasi certamente Antonio Conte sarebbe rimasto sulla panchina dell’Inter insieme a Lukaku ed Hakimi. Nulla di più facile, invece, che il tecnico pugliese abbracci ora il progetto dell’erede al trono di Ryiad che ha appena avuto il via libera della Premier League per ottenere l’80% del Newcastle.
L’occasione persa per la Serie A è senza precedenti, perché l’ingresso in scena dell’Arabia Saudita nel campionato più ricco del mondo non fa che allargare il solco economico con il resto d’Europa. E in questa partita cosa accadrà con la Supercoppa italiana? A dicembre si dovrebbe giocare a Riyad, ma la trattativa per il rinnovo è pericolosamente ferma. È concreto, dunque, il rischio che i ricchissimi sauditi diano l’addio al nostro pur gradito mercato.
Tanto per comprendere la potenza economica del Pif va ricordato che il principe Salman cinque anni fa ha lanciato un ponte sul futuro con Saudi Vision 2030. Il progetto che punta anche sull’entertainment ha al suo vertice Turki Alalshikh, l’uomo di fiducia del principe ereditario e mente dello sviluppo calcistico del suo Paese. Non a caso nell’intervista rilasciata alla Gazzetta nel giugno 2018 si era sbilanciato non poco in un giudizio tecnico che ora può apparire rivelatore: «Meglio Conte o Allegri? Voto Conte: il suo calcio è elettrico, anche in Premier ha dimostrato quanto vale».