Il Premier Conte ha firmato il nuovo dpcm in vigore dal 16 gennaio Le ultime

Il Premier ha firmato il nuovo dpcm in vigore fino al 5 marzo mentre si attende il report dell’ISS: quali regioni rischiano la zona arancione?

Nella giornata di giovedì 14 gennaio il Presidente del Consiglio Conte ha firmato il nuovo dpcm che rimarrà in vigore dal 16 gennaio al 5 marzo 2021. Sempre nella medesima giornata il report dell’Istituto Superiore di Sanità chiarirà la suddivisione del territorio nazionale in fasce colorate: quali regioni rischiano la zona arancione?

Nuovo dpcm: regioni in zona arancione

La decisione dovrebbe giungere tramite un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Al momento quelle che circolano sono solo ipotesi, ma, stando ai dati dell’ultimo monitoraggio, le regioni e le province autonome considerate a rischio alto (parametro che basta per diventare arancioni) sarebbero Veneto, Piemonte, Lazio, Trentino, Friuli, Liguria, Umbria, Marche e Puglia e le province autonome di Trento e di Bolzano. Queste ultime dovrebbero passare tutte o quasi in fascia arancione.

Queste le principali restrizioni che entrerebbero in vigore: chiusura di bar e ristoranti se non per asporto e consegne a domicilio e limitazione degli spostamenti dentro i confini del proprio comune sia pure con deroghe per quelli inferiori a 5 mila abitanti.

Toscana, Campania e Molise potrebbero invece passare alla zona gialla.

Le regioni a rischio zona rossa
Ci sono poi alcuni territori che rischiano di finire in zona rossa, dato il peggioramento dei parametri e della situazione epidemiologica.

Tra queste ci sarebbe la Lombardia che, come annunciato dallo stesso governatore Fontana, dovrebbe entrare in questa fascia a partire da lunedì 18. Potrebbero inoltre tornare in lockdown, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia, dove l’intera città di Messina è già in lockdown a causa di un netto aumento dei contagi. Nella giornata di giovedì 14 gennaio l’isola è stata la terza regione italiana per numero di nuovi casi dopo Lombardia e Veneto con 1.867 contagi diagnosticati. Lo stesso governatore Musumeci si è detto favorevole alla fascia rossa anche dopo un incremento dell’occupazione delle terapie intensive.

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Redazione Ilovepalermocalcio