L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla decisione del prefetto in vista della partita contro il Padova al ritorno al Barbera.
Nessun cambio di data per la finale playoff di ritorno che il Palermo disputerà domenica 12 giugno contro il Padova. Il vertice di ieri in prefettura ha confermato la partita per le 21 di quel giorno nonostante le concomitanti elezioni comunali.
Il prefetto ha chiesto alle forze dell’ordine se avrebbero potuto garantire il regolare servizio ai seggi e allo stadio ed è arrivata la risposta affermativa.
Il dubbio riguardava proprio i motivi di ordine pubblico: le forze dell’ordine sono già impegnate nei seggi elettorali e dovranno allo stesso tempo garantire la sicurezza nello stadio, in cui è prevista una grossa affluenza di pubblico. Le ipotesi prese in considerazione erano sostanzialmente due: l’anticipo al sabato, che però precede le elezioni ed è dedicato quindi all’organizzazione e all’allestimento dei seggi elettorali oppure il rinvio a martedì 14. Era inoltre escluso lunedì 13, giorno in cui è previsto lo spoglio delle schede. Ma, alla fine, è rimasto tutto come stabilito dalla Lega Pro che, tramite il presidente Francesco Ghirelli, aveva risposto così a un tifoso rosanero che sui social aveva chiesto di fare in modo che la finale non fosse spostata in un giorno lavorativo: «Nei play-off, dopo la pandemia, la scelta è stata: l’orario e la data che favorisca l’afflusso dei tifosi allo stadio. Domenica 12 giugno, ore 21»
C’era infatti un problema che avrebbe coinvolto sia i tifosi del Palermo sia quelli del Padova. Tra i rosanero, sarebbero molti i residenti al nord che tornano nel capoluogo appositamente per assistere alla gara decisiva del “Barbera”. Alcuni avrebbero già prenotato i voli per giorno 12, così come molti tifosi biancoscudati avrebbero già organizzato la trasferta.