Il Piccolo: “Unione, supersfida con il Palermo. Procaccio ha ritrovato i suoi guizzi: «Da adesso in poi invece non abbiamo nulla da perdere»”

L’edizione odierna de “Il Piccolo” di Trieste si sofferma sulla doppia sfida che attende la Triestina di Bucchi ai playoff, quella contro il Palermo.

Andrea Procaccio è stato il grimaldello alabardato che ha sconfitto le resistenze della Pro Patria nel successo dell’Unione di mercoledì sera. Ma quella sua incursione nella quale è stato steso in area e che ha portato al calcio di rigore, non ha dato solo il vantaggio alla Triestina, ma ha fatto anche da trampolino di lancio per lo stesso giocatore, autore di una super prestazione coronata dall’assist nella seconda rete: «Finora mi era mancata quella cosa che potesse aiutarmi – racconta lo stesso Procaccio – e proprio grazie all’azione con cui mi sono procurato il rigore, mi sono sbloccato. All’inizio non era facile, loro erano molto aggressivi ed era difficili trovare spazi, poi facendo gol gli spazi si sono aperti proprio come piace a me, si è potuto giocare uno contro uno in campo aperto e sono riuscito nella ripresa a fare l’assist per Gomez».

Ora che ha ritrovato il suo ruolo di esterno dopo aver fatto anche la mezzala e il trequartista, Procaccio sembra aver ritrovato la sua verve, ma il giocatore spiega più nei dettagli l’aspetto tattico: «Come esterno mi trovo bene, ma mi agevola il fatto che noi tre davanti stiamo più stretti, molte volte infatti riesco a giocare in profondità piuttosto che da solo esterno, così posso puntare l’uomo. Ma è la forza del gruppo e la fiducia nei propri compagni che ci consentono di giocare con qualsiasi modulo, io ad esempio posso fare an[1] che la mezzala ma in maniera che diventa quasi un trequartista».

Il tutto favorito da un tifo che in questo campionato al Rocco non si era mai visto: «Così è davvero tutta un’altra cosa – dice Procaccio – quando fai un gol vai a esultare sotto la curva e questo ci è mancato tanto quest’anno. Ora speriamo di andare più avanti possibile. Secondo me quella con la Pro Patria era la partita più difficile, come quella della Virtus lo scorso anno, perché magari stai lì e rischi di prendere un gol che rovina tutto. Da adesso in poi invece non abbiamo nulla da perdere e andremo a giocare qualunque partita a viso aperto».