L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” riporta un’intervista realizzata a Luca Ficarrotta. Ha sempre ammesso errori di gioventù. «Piccole, grandi cose: litighi con il compagno, non vai a scuola, esci la sera quando non devi. Peccati che a quell’età possono sembrare veniali ma che alla Juve non perdonano. Tornassi indietro, mi comporterei diversamente».
Ci descriva la sua famiglia. «Papà, Gaspare, fa il muratore da quando aveva quindici anni. Sa bene cos’è il sacrificio. Come mamma, Iolanda, che lavorava per cento euro alla settimana, dalla mattina alla sera, per una impresa di pulizie. Ora papà guadagna di più e lei può stare a casa. Ho due sorelle sposate e quattro nipoti». Sposato, con un bambino. «Mia moglie si chiama Emily; mio figlio Brian, nome che a me è piaciuto da sempre, e Gaspare, come mio padre. Una bella storia, e anche curiosa, quella con Emily: l’ho conosciuta tramite social, ma abitava a due passi da noi e non ci eravamo mai incontrati».