Il Pescara dell’ex Palermo Baldini vola: «Non posso pensare che quando muoio non c’è più niente»
L’attuale tecnico del Pescara, l’ex rosanero Silvio Baldini, ha parlato in conferenza stampa al termine della vittoria contro la Pianese.
Ecco le sue parole in conferenza stampa:
«Una bella partita, di quelle che ti regala il calcio. Abbiamo iniziato con il piede sbagliato, Pellacani poi ha giocato benissimo: peccato per questo errore. Però forse meglio così perché quando vinci con le difficoltà cresci».
Sulle regole da dare alla squadra: «Ho cercato di dare alla squadra delle regole e la prima è il lavoro. All’interno del lavoro si possono esprimere le qualità. Io chiedo disciplina, non perché mi piace dettare le regole ma perché con le regole ci sono la coscienza e la professionalità da dare a sé stesso».
Baldini si è aperto ad una larga disamina anche religiosa dopo il successo contro la Pianese: «Io sono per la società ma mi sento cristiano, non posso pensare che quando muoio non c’è più niente. Per me c’è qualcosa perché lo percepisco. Vivo bene così, e lo dico ai miei figli ed ai miei giocatori. Allora esistono i miracoli… e se tu non molli, il dio del calcio ti da una mano. Lo dico perché in questo mondo di stupidi sapete quanti mi prendono per il c..o? L’80% di chi fa il calcio è gente ignorante. Pensano solo a rubare. Ad una certa età però non me ne frega più niente. Ma sono ignoranti e non possono capire, non voglio l’ignorante con me. So che c’è chi prende per il c..o ma va bene lo stesso».
Baldini è tornato sul discorso di una certa magia in quel di Pescara: «A Pescara non vi rendete conto che la magia non la si può spiegare, ma c’è. Se tu avessi immaginato che a Terni c’erano 600 tifosi, e quasi mille a Rimini? Stasera non lo so, ma c’era gente allo stadio. La gente ha una passione, un amore per il Pescara. Voi abruzzesi siete legati alle vostre radici… continuate così, non invidiate nessuno, New York, Canada, Miami… siete delle persone che nelle difficoltà sanno risorgere. In America hanno i soldi ma fan sempre la guerra, si sparano, ammazzano i bambini nelle scuole… perché? Perché non hanno radici. L’America era dei pellerossa, poi sono arrivati gli europei, che cultura hanno?».
Sul famoso Pescara “brutto anatroccolo” di cui lo stesso Baldini aveva parlato precedentemente: «Siamo in metamorfosi, stiamo crescendo. A marzo aprile dobbiamo essere un cigno. Quando saremo là, vorrà dire che il percorso fatto c’è. Nelle amichevoli e contro il Pineto ero molto preoccupato, poi ci siamo messi 4-3-3 contro il Cerignola ed abbiamo vinto 2-0 senza subire un tiro in porta, e oggi sono primi in classifica. Quello è stato il parametro. Cerignola, Terni, Torres… poi, quella di stasera era una partita noiosa, ma il fatto di non aver perso lucidità…».