“Il Palermo visto dai tifosi”, parola a Umberto: «Il mancato closing colpa di Zamparini. Ecco cosa penso di Lupo e Tedino»
Nuovo appuntamento con la rubrica “Il Palermo visto dai tifosi” targata Ilovepalermocalcio. Oggi parola a Umberto Gambino (nella foto con la maglia rossa), tifoso del Palermo da quando frequentava il liceo, che ha commentato ai nostri microfoni il mancato closing, ma non solo. Ecco le sue parole:
Che idea ti sei fatto in merito al passaggio di proprietà non avvenuto?
«Innanzitutto voglio sottolineare il mio dispiacere per il mancato passaggio di proprietà. Una ventata d’aria fresca sarebbe stata propedeutica al ritorno d’entusiasmo della piazza. Purtroppo però, per noi, il patron, dopo aver speso tante belle parole e rassicurato i tifosi sulla bontà e solidità della trattativa, si è ancora una volta smentito coi fatti».
Pensi che la colpa sia di Zamparini o di Baccaglini?
«In quanto persona esterna ai fatti, non posso sapere fino in fondo di chi siano state le responsabilità maggiori. Da quello che è stato dichiarato, è però possibile farsi un’idea, ritenendo Zamparini la causa del mancato closing. Ma la vera domanda è: ha mai avuto realmente intenzione di vendere?».
Che campionato di B ti aspetti?
«Il mio augurio è quello di trovare un Palermo in ottima forma, capace di lottare e sudare per ogni vittoria e magari superare il record di 86 punti di qualche anno fa».
Pensi che Tedino e Lupo siano le persone giuste da cui ripartire per tornare in A?
«Non ho seguito le squadre allenate da mister Tedino e quindi non so come faccia girare la squadra. Si dice che col Pordenone abbia fatto bene. Se sarà l’uomo giusto? Ce lo dirà il tempo. Speriamo solo non sia un De Zerbi bis. Lupo sembra attivo in questi giorni di mercato, anche se non con nomi altisonanti. L’importante è trovare gente pronta per la serie B così da tornare subito nella massima serie».
Manterresti l’ossatura della squadra retrocessa o la rivoluzioneresti totalmente?
«Dopo il campionato scorso, ritengo che un restyling sia d’obbligo. Sarei contento di rivedere Nerstorovski e Rispoli, insieme a giovani talentuosi come Lo Faso».
Il ricordo più bello che hai dei colori rosanero?
«La finale di Coppa Italia del 2011. 40 mila tifosi rosanero all’Olimpico è stato qualcosa di straordinario».
Il calciatore più forte che hai visto al Palermo?
«E’ difficile dire chi sia stato il più forte. Posso però dire che ho avuto la fortuna di apprezzare calciatori come Miccoli, Pastore e Dybala».
Cosa ha fatto nascere in te l’amore per questi colori?
«Non posso vantarmi di essere un tifoso rosanero da quando ero bambino, perché la mia passione per questi colori è nata al Liceo. Dopo aver visto la prima partita, è stato però amore a prima vista. Emozioni come gioia e dolore si mischiavano tra loro ad ogni gol fatto o subito, ad ogni palla recuperata o persa. Sono le emozioni a trainare le passioni e spero che il Palermo continui a farmi emozionare come la prima volta».