Nuovo appuntamento con la rubrica “Il Palermo visto dai tifosi” targata Ilovepalermocalcio. Oggi parola a Luigi Lo Verso, tifoso del Palermo da anni, che ha commentato ai nostri microfoni il momento dei rosanero. Ecco le sue parole:
Il Palermo è reduce dal pareggio con la Sampdoria che ha lasciato l’amaro in bocca. Tu, al di là del risultato, come giudichi la prestazione dei rosanero?
«A mio avviso, la prestazione dei rosanero è stata positiva dal punto di vista del gioco, ma negativa sotto l’aspetto difensivo, dato che prendiamo spesso gol per disattenzioni banali».
E’ di ieri la notizia della cessione della società da Zamparini agli americani. Credi sia la cosa giusta?
«Assolutamente sì. Zamparini, anche se non gli importava molto da un po’, si è stancato di stare a guardare la nave che affonda. Ripartire dagli americani sarà la cosa migliore».
Cosa ti aspetti dai nuovi proprietari americani?
«Da loro mi aspetto un gran mercato. Penso che daranno la possibilità al Palermo di tornare grande e mi auguro che possa tornare la famosa “Legge del Barbera”, svanita da troppo tempo».
Nonostante buona parte della tifoseria abbia deciso di non seguire la squadra allo stadio in segno di protesta, tu rimani uno dei “fedelissimi” che continua a seguire la squadra da vicino malgrado i risultati negativi. Come mai questa scelta?
«Credo che protestare sia corretto, tuttavia, dato che a Zamparini non importa più nulla della squadra, mi sento in dovere di sostenerla da vicino».
Credi nella salvezza?
«Ormai non più. L’Empoli ha un vantaggio troppo ampio e, nonostante abbia perso alcuni punti per strada, noi non ne abbiamo approfittato».
Pensi che Lopez sia l’allenatore per eventualmente ripartire dalla serie B?
«Lopez è l’uomo giusto e lo dicono i risultati. Da quando siede sulla panchina rosanero siamo riusciti a segnare almeno un gol. Dobbiamo ripartire anche da lui».
Come e quando è nata la tua passione per i colori rosanero?
«La mia passione per il Palermo è nata nel 2008, quando cominciai ad appassionarmi al calcio. Grazie a mio padre ho scelto la squadra della mia città, a differenza di molti che preferiscono le “big” del Nord».