“Il Palermo visto dai tifosi”, parola a Bobo: «Zamparini, è ora di andare. Contro l’Empoli gara decisiva, Corini…»

 

Nuovo appuntamento con la rubrica targata Ilovepalermocalcio “Il Palermo visto dai tifosi”. Oggi parola ad Alessandro Di Leo, detto Bobo, allenatore di calcio a 5 e tifoso rosanero di lungo corso, che ha commentato ai nostri microfoni il momento in casa Palermo. Ecco le sue parole:

Il Palermo è reduce da un pareggio contro il Pescara. Analizzando il match, secondo te, il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?

«A mio parere, nonostante sia arrivato il primo punto in casa, il bicchiere è mezzo vuoto. Ho notato paura nei giocatori quando c’era da gestire il vantaggio, la palla tra i piedi scottava e non si ragionava più. Era troppo importante vincere e considerando che il Pescara non aveva fatto nemmeno un tiro in porta per quasi tutta la partita delusione è doppia».

Nelle ultime partite, con l’arrivo di Corini, qualcosa sembra essere cambiato. Secondo te, “il Genio” è l’uomo giusto per raggiungere la salvezza?

«Assolutamente sì, Corini sta facendo un grande lavoro e sono i fatti che lo dimostrano. A Firenze, nonostante la sconfitta la squadra ha giocato bene, a Genova è arrivata una grande vittoria e con il Pescara, malgrado il risultato si è visto qualcosa di buono».

Da tifoso di lungo corso, come hai vissuto il ritorno di Corini?

«In maniera entusiasmante, a lui mi legano tanti bei ricordi. Mi viene difficile vederlo come mister, per me lui è ancora il nostro capitano, il condottiero degli anni più belli della storia del Palermo».

Mercato di gennaio: dove si dovrebbe intervenire?

«Dappertutto. Innanzitutto c’è bisogno di un portiere con più esperienza che dia più sicurezza, non perché Posavec non sia all’altezza, ma è ancora molto giovane e alterna grandi parate ad errori grossolani. Prenderei anche un difensore con esperienza per guidare il reparto, un regista basso e un centravanti da affiancare a Nestorovski. Anche se sono convinto che Zamparini non farà un mercato del genere».

Capitolo proprietà: saresti favorevole alla cessione del club da parte di Zamparini?

«Favorevolissimo. E’ ora che Zamparini vada via, noi tifosi di lungo corso ci sentiamo traditi da lui. Non lo vogliamo più».

Parlando dei singoli, dei giocatori oggi in rosa, chi ti ha colpito positivamente e chi, invece, in modo negativo?

«In maniera positiva Nestorovski. 8 gol con questa squadra sono tanti. Non mi aspettavo questo impatto con la serie A. Chi invece mi ha deluso molto è Hiljemark. Avrebbe dovuto dare qualità e quantità al centrocampo ma ha fatto tutt’altro. A mio parere è un giocatore sopravvalutato».

Il giocatore più forte che hai visto a Palermo?

«Ce ne sarebbero tanti, ma quello che mi ha colpito di più è Javier Pastore. Il suo tocco di palla era incredibile».

Quanto è importante la prossima sfida con l’Empoli?

«Credo che la prossima partita sarà decisiva. E’ fondamentale portare a casa almeno un pareggio, perché una sconfitta rischierebbe di farci sprofondare e porterebbe alla retrocessione».

Parliamo un po’ di te: come e quando è nata la tua passione per i colori rosanero?

«La mia passione rosanero è iniziata all’età di 10 anni, quando mio padre, anche lui tifosissimo del Palermo, mi portò allo stadio per la prima volta. Da quel momento mi sono letteralmente innamorato e ho cominciato a seguire la squadra, spesso anche in trasferta».

Ricordo più bello legato al Palermo?

«Senza dubbio la finale di Coppa Italia. Io ero a Roma e vivere quella partita e quell’atmosfera è stato davvero emozionante».

Momento più brutto?

«Abbiamo vissuto tante retrocessioni, ricordo ancora quando il Palermo faceva sali e scendi tra serie B e serie C, tuttavia quella che da tifoso mi è dispiaciuta di più è stata senz’altro l’ultima retrocessione».