Torna l’appuntamento settimanale dedicato ai tifosi rosanero e al loro pensiero sul Palermo. Protagonista di oggi Giuseppe La Barbera, tifoso rosanero sin da bambino oggi emigrato a Londra e fondatore del gruppo Facebook “Palermitani stanchi di Zamparini -DNA ROSANERO”. Ecco le sue parole:
Dopo 16 anni e finita l’era Zamparini, un tuo parere sulla sua gestione?
«E’ stata una gestione dai due volti: grandi imprese e grandi traguardi raggiunti prima, infiniti disastri negli ultimi 7-8 anni. Per me il saldo è negativo: Zamparini, infatti, con le sue frasi su Palermo e i palermitani, gli infiniti errori di gestione e le continue sceneggiate sulla cessione ha rovinato tutto ciò che aveva fatto di buono. Negli ultimi anni è stato un Re Mida al contrario che ha sbagliato praticamente tutto».
Qual è stato il momento più bello per te in questi 16 anni?
«Indubbiamente la prima storica promozione in serie A: avevo dormito di notte in auto con un mio amico, Paolo, per accaparrarmi i biglietti e ho pianto di gioia al “Barbera” durante la gara con la Triestina. E’ stata un’emozione unica, difficilmente superabile anche in futuro».
Il più brutto invece?
«La retrocessione del 2016-2017, peggiore anche della sconfitta in Coppa Italia con l’Inter, dove la delusione si concentrò solo in una, seppur importante, gara. Vedere il “Barbera”, da sempre fortino, violato 12 volte, fu straziante e umiliante per chi è cresciuto su quei gradoni».
Che idea ti sei fatto della presunta nuova proprietà?
«Io vivo a Londra da quasi 2 anni, ho fatto ricerche autonome e ho consultato alcuni miei amici inglesi. Risultato: non li conosce nessuno. Fino a quando non ci saranno certezze e investimenti rimango decisamente scettico».
Anche dopo la conferenza stampa di presentazione, vige ancora molta confusione in merito alla nuova società. Che futuro ti aspetti per il Palermo?
«La piazza ha infinite potenzialità, con una gestione “normale”, senza cambiare allenatori e dirigenti ogni mese, potrà vivere un futuro migliore del presente attuale».
Parlando di campo, con il ritorno di Stellone il Palermo non perde più…
«L’anno scorso ha toppato solo la partita più importante, a Frosinone, ma aveva dimostrato di essere un buon allenatore. Puntare su Tedino è stato l’ennesimo errore. Stellone ha rivitalizzato il gruppo e dato alla squadra una precisa identità. Ora lottano fino al 95’».
Il calciatore che ti sta sorprendendo di più?
«Moreo, con l’arrivo di Stellone, è diventato un altro giocatore. Sta dimostrando qualità che sinceramente in tanti, me compreso, non gli riconoscevano. Oggi, è decisamente un’arma in più».
Secondo te questa squadra riuscirà stavolta a centrare la promozione?
«Se sapranno isolarsi da tutte le voci sul futuro del club e non subiranno il crollo fisico-psicologico del girone di ritorno dello scorso anno, centreremo sicuramente la promozione».
Parlando di te, da quanto sei tifoso rosanero?
«Da sempre. Mio nonno Michele tifava solo Palermo, mio padre, Franco, rimane nell’animo un ultrà vecchio stampo e i miei zii Pino e Benedetto mi hanno portato allo stadio a 5 anni. La stessa passione voglio trasmetterla ai figli che avrò con la mia compagna di vita, Katita, che è peruviana, ma grazie a me è diventata una rosanero doc».
Con l’addio di Zamparini, secondo te lo stadio tornerà a riempirsi?
«Da fondatore del gruppo “Palermitani stanchi di Zamparini – DNA ROSANERO” posso dirti che io e la mia community ritorneremo in massa al “Barbera”, ma solo quando saremo sicuri che la cessione agli inglesi non è un bluff. Con gli investimenti di gennaio sapremo la verità».