Torna la rubrica targata Ilovepalermocalcio in cui i protagonisti sono i tifosi rosanero. Oggi abbiamo scambiato due chiacchiere con Diego Banchieri, tifoso rosanero di vecchia data, che dopo aver vissuto fuori città per molto tempo, da ventanni è tornato nella sua terra e non ha più lasciato i colori rosanero, tanto da decidere di tatuarseli sulla pelle. Ecco le sue parole:
Come valuti il campionato del Palermo fino a questo momento?
«Un campionato rappresentato da alti e bassi, non c’è che dire. Se devo dare un voto alla squadra per ciò che ha fatto finora darei un 6,5»
Cosa ne pensi di Boscaglia?
«Io penso che Boscaglia sia un ottimo allenatore, adatto alla categoria. Ha bisogno di fiducia»
Vi erano tante aspettative ad inizio stagione sulla squadra di Boscaglia. Come pensi possa concludersi questo campionato?
«Personalmente devo dire che ad inizio stagione non avevo alte aspettative, considerando quelle che erano le prospettive societarie e il ritardo nel mercato. Non credevo prima e non credo neanche adesso nella promozione diretta, ma in una buona posizione nei playoff»
Qual è secondo te il miglior calciatore in squadra?
«Mi piace Almici, molto promettente»
Da chi invece ti saresti aspettato di più?
«Personalmente dico Broh, ha disatteso le mie aspettative»
Secondo te il “Renzo Barbera” vuoto influisce nella prestazione di squadra nelle gare casalinghe?
«Assolutamente sì, influisce molto. E’ risaputo che noi tifosi rosanero siamo il 12° uomo in campo».
A proposito di “Barbera” vuoto, tu sei un assiduo frequentratore. Ti mancano gli spalti?
«Confermo, sono morbosamente assiduo e mi manca da morire frequentare gli spalti, il “Renzo Barbera” è la nostra casa ed è una sofferenza non poterci andare».
E’ giusto continuare a tenere gli stadi chiusi, secondo te?
«Secondo me sì, in questo momento delicato, con una pandemia in corso è giusto così, nonostante la sofferenza di noi tifosi»
Continuiamo a parlare di te, da quanto tempo segui il Palermo?
«Fisicamente da circa 20 anni, prima lo seguivo solo in TV perché non abitavo a Palermo. Ma da quando mi sono trasferito mi sono sempre abbonato al mio Palermo, sia nella buona che nella cattiva sorte».
Hai anche dedicato un tatuaggio al nuovo Palermo…
«Meditavo di farlo sin dalla rinascita. Come dicevo il Palermo va amato sempre, non per nulla ho scritto sotto “Appartenenza”».
C’è un ricordo rosanero che porti nel cuore?
«In realtà non c’è un solo ricordo, ma tanti. Dalle promozioni in A, alla gara Palermo-Chievo con il gran gol di Miccoli da centrocampo. Che ricordo straordinario, sugli spalti siamo andati in delirio, ha fatto tremare il “Barbera”».
Un ricordo brutto invece?
«Non posso che dire il fallimento che ha portato il Palermo in serie D. E’ stata come una pugnalata al cuore per noi tifosi. Non meritavamo questo castigo, siamo stati vittima di avvoltoi e affaristi».