L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul reparto offensivo del Palermo.
La 4×100 che non t’aspetti. Il Palermo del palleggio, del lancio verticale e del pressing sta facendo spazio ad una squadra di velocisti, di veri e propri staffettisti pronti a pungere al primo buco difensivo. Non chiamatela difesa e contropiede, perché poi si finisce per considerare Corini un catenacciaro e sarebbe l’errore più grande, Valente, Elia, Brunori e persino Floriano, a 36 anni suonati, in due partite hanno sfoderato al meglio l’arma delle ripartenze.
Quelle che hanno portato al fallo da rigore su Elia alla perfezione per raddoppiare contro gli umbri, ma anche quella con cui Valente ha finalizzato lo scambio tra Brunori e Floriano, quest’ultimo lesto a servirlo prima che finisse oltre la linea dei difensori. Velocità di gambe e pensieri, anche se questa ogni tanto vacilla. Ma ci sta, perché è un calcio diverso, quello che il “nuovo” Palermo sta metabolizzando partita dopo partita.