L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul ritorno del Palermo da Manchester.
Il vero bilancio di questo ritiro lo darà il campo, ma il Palermo torna da Manchester con sensazioni positive. Sul lavoro e sul gruppo, perché alla base di questo viaggio c’era proprio la necessita di unire la squadra in tutte le sue componenti. Quello che Corini non ha avuto ne tempo, ne modo di fare, essendo arrivato a stagione or-mai iniziata, senza la possibilità di seguire i suoi ragazzi in ritiro. Anche se lo avesse potuto fare, si sarebbe trovato mezza rosa rivoluzionata nelle ultime tre settimane di mercato. Come dice lui, però, una squadra non si crea in un mese. E allo stesso tempo, non saranno cinque giorni a creare un gruppo. Pero aiutano e a Manchester si è visto, nonostante qualche interrogativo ancora aperto su questioni che si trascinano da tempo.
C’è vita oltre Brunori, il principale aspetto positivo a livello calcistico e il ritorno al gol di Soleri. Non ha ancora segnato in campionato, ma lo ha fatto nel test di fine ritiro col Nottingham Forest. Dalla panchina, come suo solito, perché questo e quello che gli chiede Corini: incidere a gara in corso. Nelle idee dell’allenatore, l’attacco titolare e quello provato anche in questi giorni a Manchester, con Brunori di punta supportato da Elia e Di Mariano sulle fasce. Le alternative, però giocano un ruolo fondamentale per provare a forzare la partita in caso di necessita. A questo serve un Soleri più in palla e a questo serve un Vido pin integrato nel gioco.