Il Palermo sprofonda a -11, ma l’Inter ha pochi meriti: Corini pensa alle dimissioni
E’ terminata con il risultato di 1-0 la gara del “Barbera” di oggi che ha visto scendere in campo alle ore 15 Palermo e Inter. Sotto una pioggia torrenziale, la squadra di Corini ha retto il confronto per ben 45 minuti, rischiando anche di andare in vantaggio. L’Inter vince di misura grazie alla rete di Joao Mario e porta a casa la sua sesta vittoria consecutiva. I tifosi rosanero, però, non ci stanno e decidono di scagliarsi contro l’arbitro e i tifosi nerazzurri: complice soprattutto un rigore non fischiato al Palermo per un fallo in area su Goldaniga. Sì, perché oltre alla sfortuna e alle mancanze della rosa palermitana, anche il direttore di gara ha influito sul risultato finale. Ed il club rosanero continua a non avere rigori a favore.
Che la squadra tecnicamente non sia il massimo si sa. Oggi, però, i siciliani hanno affrontato gli avversari con coraggio e con la testa alta, senza avere paura del divario tecnico e tattico, oltre che di classifica. Nestorovski lotta su ogni pallone, Rispoli percorre chilometri e Quaison cerca di dimostrare le proprie qualità tecniche. La sfortuna, poi, ci mette la sua e non consente di far esultare quella piccola fetta di tifo palermitano presente oggi alla Favorita.
Che potesse essere una sorta di trasferta si sapeva pure: tra contestazioni ed il tempo non dei migliori, la maggior parte degli spettatori presenti oggi erano praticamente di fede nerazzurra, oltre alla presenza massiccia nel settore ospiti.
I ragazzi di Corini, però, non si sono fatti intimidire e in campo hanno messo la giusta grinta e la concentrazione necessaria per poter affrontare la squadra di Pioli. Magari quel rigore nel primo tempo avrebbe cambiato le sorti del match oppure non avrebbe regalato il bottino pieno al club milanese. Parlare di quel che sarebbe potuto accadere, però, serve a poco. Proviamo a concentrarci sul futuro.
Qui entra in gioco il presidente Zamparini, perché se esiste una minima intenzione di poter salvare questa squadra, allora è necessario e quasi obbligatorio fare un mercato degno del club di questa città. Servono giocatori d’esperienza, ma che possono ancora dare qualcosa nella massima serie. Serve qualcuno che abbia talento e che soprattutto possa aiutare anche psicologicamente questa rosa quasi allo sbando. Il tempo scorre, ma si muove ben poco.
E infine, proprio nel post partita della gara, Corini ha confermato di volere una dirigenza che lo segue nel suo progetto per la salvezza dei rosanero. Aleggiava, dunque, un’aria di pensieri negativi, che potrebbero portare il tecnico ex Chievo alle dimissioni. Una scelta dura che porterebbe ancora caos tra le mura della società di viale del Fante. Il “Genio” però non ha tutti i torti: chi potrebbe lavorare con un clima così teso, facendo quello che più ama ma senza avere l’appoggio del proprio datore di lavoro? Difficile, forse, rispondere.