Il Palermo soffre di…allergia ai playoff

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e sui playoff con tanti rosanero che non hanno avuto buone esperienze agli spareggi.

Un conto in sospeso per tutti, tranne che per uno. Nel Palermo, l’unico ad aver vinto un playoff in carriera è Crivello. Gli altri, hanno tutti qualche sassolino da togliersi, in vista dell’inizio degli spareggi di questa stagione. Certo, c’è chi ha festeggiato la promozione in Serie B per via diretta, come Marconi (Cremonese e Monza), De Rose (Reggina) e Massolo (Virtus Entella), ma nella selva della post season hanno avuto anche loro delle delusioni. Cocenti, se si ripensa allo scorso anno e all’esito del doppio confronto con l’Avellino. Nove undicesimi della squadra uscita sconfitta dal «Partenio» è ancora in rosa, uno (Santana) è nello staff tecnico e l’altro (Kanoute) si trova curiosamente sulla sponda opposta, essendosi trasferito in Irpinia quest’estate.

Ma questo, oggi, non conta. Conta la voglia di rivalsa dei reduci e di chi, ai play-off, non è mai riuscito a festeggiare. Una sensazione che solo Crivello ha provato in carriera, per ben due volte. Entrambe con la maglia del Frosinone, una in Serie C e l’altra in Serie B. La prima era ancora col precedente format, senza la «tonnara» con 28 squadre in corsa per un posto al sole. I ciociari, da secondi nel loro girone ebbero la meglio ai tempi supplementari sul Lecce di De Rose, strappando ai salentini la chance di tornare tra i cadetti, riuscendo poi un anno dopo ad ottenere persino la prima promozione in A. Non durerà molto, l’avventura dei giallazzurri in mas[1]sima serie. L’anno successivo, in B, il Frosinone mancò la promozione ai play-off, salvo poi centrarla nella stagione successiva battendo in finale il Palermo.

Su quell’epilogo, tra palloni lanciati dalla panchina frusinate e altre scorrettezze, s’è espresso di recente persino il Consiglio di Stato, dando un verdetto teoricamente definitivo sulla querelle sportiva e legale. In campo, in quella sfida, c’era proprio il terzino palermitano sulla fascia sinistra della squadra allenata da Longo, giusto un anno prima di fare le valigie e prendere la decisione di tornare nella propria città natale, accettando di ripartire dai dilettanti. Anche Crivello, però, è uno di quelli in cerca di rivalsa per quanto accaduto negli scorsi play-off con l’Avellino. Solo che i suoi compagni, in terra irpina, hanno aggiunto un mattoncino ai tanti motivi per cui questi spareggi stanno diventando una questione vitale per tutti. C’è Valente che da sette anni di fila si gioca la promozione negli scontri ad eliminazione diretta e non è mai andato oltre la semifinale, alla Carrarese con Damiani e Baldini.

Playoff amari anche per Brunori e Pelagotti, compagni all’Arezzo, ma col primo costretto ad alzare bandiera bianca anche con la maglia della Juventus U23. Poi Soleri, col Padova eliminato agli ottavi nel 2020, oppure Floriano, che col Foggia è arrivato persino in finale, perdendola però contro il Pisa di Gattuso (tra mille polemiche). Semifinale amara, un anno fa, per Fella, che era nell’Avellino «giustiziere» del Palermo, costretto però ad arrendersi nel doppio confronto col Padova. Sempre un anno fa, il Catania di Dall’Oglio salutava i play-off alla prima partita e Perrotta naufragava col suo Bari all’inizio della fase nazionale, dopo aver perso – pure lui – la finale della stagione precedente con la Reggiana.

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Redazione Ilovepalermocalcio