L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul ritiro del Palermo a Manchester e riporta alcune parole di Dario Mirri.
15 gradi a Manchester, 13 in meno di quelli ai quali sono abituati i calciatori rosanero in questa stagione che è iniziata troppo velocemente. E riavvolgendo il nastro del viaggio del Palermo verso un altro pianeta, c’è il film di una squadra che corre verso un’esperienza inedita. È la cronaca di una giornata iniziata con un volo charter della compagnia aerea Marathon, partita da Punta Raisi alle 11.30 del mattino. Maratona come la corsa inesorabile del Palermo verso il futuro e greca come chi traghetta i rosanero nell’Olimpo del calcio.
«Ancora non ci credo, mi ricordo come se fosse ieri la ripartenza dalla serie D», si lascia andare alle emozioni Andrea Accardi. Il presidente Dario Mirri, in volo con i suoi ragazzi, lo abbraccia e lo stringe a sé come un padre. «Mi ricordo ancora la contestazione dopo il 2-2 con la Paganese di marzo scorso, adesso abbiamo un grande futuro», dice il presidente rosanero, accompagnato dal direttore generale Giovanni Gardini. E anche dallo staff che segue il Palermo dagli anni Ottanta, come il medico sociale Giuseppe Puleo, o il magazziniere Pasquale Castellana: «Certo le Madonie sono belle, ma stiamo andando in strutture di un altro pianeta»