L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sui playoff di C con il Palermo che ha pescato la Triestina e lo fa attraverso le parole del ds Castagnini.
Triestina? Un segno del destino. E’ una molla che certamente sarà scattata nella mente di Silvio Baldini nel momento in cui ha saputo che domenica saranno gli alabardati (fischio di inizio alle 17,30) gli avversari del Palermo nell’andata del primo turno nazionale dei playoff. Il verdetto del sorteggio è “uscito” ieri mattina mentre i rosanero stavano svolgendo la seduta giornaliera di allenamento a Tommaso Natale. Se l’abbinamento non ha avuto particolari effetti sulla squadra, che ha “reagito” in maniera normale portando avanti la tesi secondo la quale «un avversario vale l’altro nel senso che dobbiamo pensare a noi stessi e a scendere sempre in campo con la giusta mentalità», dall’inconscio del tecnico è emerso un mix di emozioni e sensazioni leggermente diverso da quello degli altri tesserati.
Inevitabile, sfogliando l’album dei ricordi, tornare al campionato di B 2003/04 nel quale Baldini, anche allora alla guida del Palermo, in un certo senso ha avuto dei punti di contatto con la Triestina: a gennaio arrivò una sconfitta (1-0) a Trieste da cui iniziò il deterioramento del rapporto con il presidente Zamparini e il 29 maggio 2004, giorno in cui vincendo 3-1 i rosa centrarono in uno stadio stracolmo la storica promozione in A dopo 32 anni, lui non c’era dato che era stato esonerato 4 mesi prima. Il destino, anche se in un contesto diverso, gli offre adesso l’opportunità di rifarsi e, in relazione alla sfida di ritorno in programma giovedì prossimo alle 20,30, di toccare con mano il calore del “Barbera” in un match contro gli alabardati e con un’altissima posta in palio. «Di quel Palermo-Triestina me ne ha parlato il presidente Mirri mercoledì sera mentre seguivamo le partite delle altre squadre – ha ammesso il ds Castagnini rivelando una sorta di presentimento del patron alla vigilia del sorteggio – speriamo che quelle scene di gioia possano ripetersi. Triestina? Va bene, accettiamo ciò che ci ha riservato la sorte. E’ una squadra importante ma anche noi siamo consapevoli di avere i requisiti per giocarcela alla grande».