Il Palermo riparte da un gol “last minute”, da un super capitano e dai nuovi arrivati. Sembra di vivere un remake…
Era attesissima, come tutte le “prime”. Ed è arrivata con tanti punti interrogativi. All’esordio in campionato Palermo e Genoa si presentano rimaneggiate: i rossoblu con un undici praticamente obbligato, i rosa con nessuna punta di ruolo. Bastano pochi secondi dopo il fischio d’inizio per capire quanto i rosanero dovranno soffrire per arrivare indenni fino al 90′. I Grifoni schiacciano la squadra di Iachini per buona parte della prima frazione di gioco. Solo un miracoloso Sorrentino, strepitoso due volte su Goran Pandev, riesce a tenere a galla i padroni di casa.
Poi la svolta. Mister Beppe capisce che così non si può continuare: là davanti si soffre eccessivamente. Esce un impalpabile Chochev e fa il suo esordio in serie A Trajkovski, sconosciuto ai più. Cambia la partita. Il Palermo pian piano cresce sempre più di intensità, colpisce la traversa con Rigoni. Proprio come l’anno scorso. Ci prova anche Vazquez, riuscendo nel suo intento: i legni colpiti diventano due. Debutta Hiljemark, un altro mister X, entrando con il piglio giusto. Poi il recupero, è il 91′: proprio lo svedese si incarica di battere il calcio di punizione, quello che potrebbe rappresentare l’ultima opportunità per sbloccare il risultato ancora fermo sullo 0-0. Palla al centro, mischia, non la prende nessuno. Nessuno tranne El Kaoutari, palla sul sinistro, bolide verso la porta di Lamanna. E il “Barbera” esplode di gioia. Una gioia che solo un gol allo scadere può regalare, perché dà la consapevolezza che quasi certamente quella rete regalerà la vittoria.
Grazie alla conclusione mancina del misterioso difensore marocchino arrivano i primi tre punti in campionato per il Palermo. Sembra una storia già letta, e in effetti è così. Con le vittorie “last minute” i rosanero sembrano avere un particolare feeling. La scorsa stagione toccava ad un altro esordiente, anch’egli difensore, regalare il primo successo dell’anno alla propria squadra. Dopo sei giornate di campionato Iachini ed i suoi uomini sono fermi a sei punti e non conoscono ancora il sapore della vittoria. Al centro della difesa, contro il Cesena esordisce uno sconosciuto, si chiama Giancarlo Gonzalez. Subito si riesce a percepire che quel giocatore può cambiare le sorti della squadra. Attento in difesa, preciso, puntuale. Nessuno però potrebbe aspettarsi che proprio lui, alla prima in Italia, potesse vestire i panni del “match winner” a pochi secondi dal fischio finale. Dybala batte un corner, l’ultimo della partita: il costaricano svetta più in alto di tutti e la mette dentro. E’ 2-1 e anche in quel caso lo stadio è incontenibile. Lì iniziava realmente il campionato del Palermo.
Così come quasi un anno fa, un difensore, un volto nuovo, un gol all’ultimo respiro fa conquistare i primi tre punti stagionale. Stavolta, però, il campionato inizia con sei giornate d’anticipo. Che possa essere la prima di campionato, quest’anno, la gara della svolta? Fino a questo momento, sembra di assistere ad un remake, tra pali, vecchi protagonisti e nuovi acquisti alla riscossa. E se il finale è lo stesso dello scorso anno, guardiamolo fino ai titoli di coda…