Il Palermo prova a ripartire da Pagani
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo che proverà a ripartire da Pagani.
Un’altra pericolante, la terza di fila dopo Andria e Potenza, per capire come sta il Palermo, dove può arrivare la squadra di Baldini e soprattutto se lo sfogo appassionato del tecnico dopo il pareggio di domenica ha fatto breccia nelle teste di un gruppo che troppe volte non ha mantenuto le promesse. Un gruppo che non è da primo posto, che si porta dietro fragilità in ogni reparto, che non ha un sistema di gioco stabile ed efficace ma che certamente paga inaccettabili cali di tensione. Senza i quali potrebbe avere una manciata di punti in più. Magari per contendere il secondo posto al Catanzaro.
Invece, con i calabresi già lontani, oggi il traguardo più ottimistico appare il terzo posto, da cui si accede direttamente alla fase nazionale dei play-off. Un traguardo a cui aspirano anche Avellino, Monopoli e Francavilla. E proprio il Monopoli che viene da quattro vittorie di fila e che come il Palermo ha una partita in più da giocare rispetto a Francavilla e Avellino sembra l’avversaria più insidiosa. Potremmo parlare di un piccolo campionato di sei partite per un terzo piazzamento che consentirebbe qualche piccolo vantaggio, ma per quanto visto finora, per come sono maturati questi ultimi due pareggi, è meglio guardare a una partita per volta, avulsa da tutto il resto. Senza neppure pensare a quanti punti occorrono per arrivare terzi, né allo scontro diretto di Monopoli che aspetta il Palermo.
Perché ormai sembra chiaro che ogni partita presenta le stesse difficoltà, tanto sono livellati i valori. E non solo per il Palermo, se vogliamo consolarci. L’Avellino mercoledì ha perso in casa col Catania, qualche settimana fa il Francavilla s’è fatto rimontare tre gol in casa proprio dalla Paganese. Il Palermo ha vinto ad Avellino e pareggiato in casa con l’Andria. Ogni partita è una storia e quella di oggi a Pagani, in provincia di Salerno, potrebbe scriverla il giovane Andrea Silipo, che dovrebbe giocare per la prima volta titolare nella gestione Baldini. Tutte le prove in settimana danno questa indicazione e il tecnico toscano non ha mai fatto pretattica. Silipo non ha trovato spazio con Baldini, che a sinistra gli ha preferito Floriano e Soleri. Non ha fatto molto per conquistarlo negli spezzoni che ha giocato e il suo bilancio stagionale (819 minuti e 2 gol) non è un gran biglietto di visita.
Però, oggi dovrebbe avere la sua chance, come a Potenza l’hanno avuta Doda e Felici. Che non l’hanno sfruttata. Chi non aveva fatto male a Potenza ma non avrà la sua chance sarà invece Buttaro. In difesa a destra dovrebbe giocare Accardi e al centro – al posto di Lancini che non sta bene – il favorito è Somma. Ovviamente il campo dirà se è la scelta giusta, ma Buttaro nel girone di andata, seppure in una difesa a
tre, era stato impeccabile. Rispetto alla gara di Potenza oggi a Pagani Baldini cambierà qualcosa anche a centrocampo, dove è annunciato il rientro di Damiani al posto di Dall’Oglio. Un cambio quasi imposto dalle recenti prestazioni dell’ex catanese, irruento e generoso ma senza alcuna disciplina tattica. Non che Damiani abbia fatto cose strepitose, ma abbiamo la sensazione che con un regista classico in campo De Rose possa sfruttare meglio le sue qualità di interditore. Anche con Damiani e De Rose il centrocampo del Palermo ha mostrato grossi limiti e toccherà anche stavolta a Luperini garantire equilibrio tattico col suo movimento tra le linee. Ma il vero equilibrio che serve al Palermo è quello “mentale”, per evitare sbalzi di rendimento come contro l’Andria e come a Potenza. È questo l’equilibrio che distingue le grandi squadre, la capacità di dare il meglio di se stessi contro qualsiasi avversario.