Il Palermo perde Elia per 6 mesi Corini studia l’alternativa

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla tegola Elia in casa Palermo.

Brutta botta per il Palermo: l’infortunio al ginocchio di Salvatore Elia, ad oggi miglior marcatore rosanero con 3 reti come Brunori, è molto serio: gli esami effettuati a Roma presso Villa Stuart hanno evidenziato per l’esterno una lesione del legamento crociato anteriore ed una lesione distrattiva del collaterale esterno del ginocchio destro. Nei prossimi giorni sarà fissata la data dell’operazione necessaria per la ricostruzione del legamento e al recupero del giocatore collaborerà l’Atalanta, società proprietaria del cartellino, con il suo staff medico. L’assenza dipenderà dall’esito dell’intervento e dalla fisioterapia successiva, ma per lesioni di questo genere il tempo medio oscilla fra i 4 e i 6 mesi. Elia tornerà a disposizione solo nelle battute finali della stagione.

Il ragazzo è apparso affranto («mi è crollato il mondo addosso» ha scritto sui social) ma allo stesso tempo è convinto di tornare più forte di prima. Elia aveva già superato un primo trauma al ginocchio contro il SudTirol rivelatosi leggero tanto che era sceso in campo nelle tre partite successive e segnato una doppietta al Pisa. Stavolta la distorsione, piuttosto casuale, non dovuta a un contrasto di gioco, è stata di maggiore entità. SOLUZIONI. Corini dovrà adesso valutare se cambiare in profondità uno schema che fonda molto sul movimento delle due ali (Elia e Di Mariano) o inserire in quella posizione un sostituto come Valente.

Per la gara di domani a Modena sembra questa l’indicazione. Vido e Soleri attaccanti esterni sono altre soluzioni mentre il 3-5-2, magari con Di Mariano seconda punta accanto a Brunori, non è stato provato.
Ma le carte per la sfida del Braglia non sono state scoperte. Resta l’incognita centrocampo, se cioè insistere su una squadra da battaglia, solida, o rilanciare Stulac nella convinzione che possa dare quella qualità nello sviluppo di gioco che in sembra mancare al Palermo.