Il Palermo non trema di fronte alle prime della classe, ai playoff senza paura. Arrivano gli scontri con le big, ma Brunori&C. sanno come si fa

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle forze del Palermo contro le big nel campionato appena concluso, virtù che tornerà utile anche ai playoff.

Se ai playoff si incontrano solo grandi squadre, il Palermo è in una botte di ferro. La trasferta barese dell’ultima giornata ha confermato quello che i rosa hanno mostrato per tutta la stagione: contro le «big» o aspiranti tali, la squadra di Baldini non ha alcun timore reverenziale. Anzi, lo «scherzetto» è sempre a portata di mano, persino in trasferta dove i rosa hanno spesso faticato contro avversarie di ben altra caratura. Ora che la classifica è definita, si può dire che il Palermo ha chiuso il campionato da imbattuto contro le prime cinque in graduatoria: Bari, Catanzaro, Avellino e Monopoli, tutte incapaci di strappare i tre punti al «Barbera» o in casa loro, dinanzi a Brunori e compagni.

La capolista è stata l’ultima a soccombere, tra l’altro nel proprio stadio e col record di pubblico, accorso in massa al «San Nicola» per la premiazione della squadra di Mignani, promossa in Serie B. Il clima di festa ha inevitabilmente inciso, per quanto i pugliesi avessero dimostrato con l’Avellino di non essere influenzati dall’obiettivo già raggiunto. Dall’altro lato del campo, però, c’era un Palermo che non aveva alcuna intenzione di assistere ai festeggiamenti. Non li avrà di certo rovinati, ma almeno si è preso ciò che più serviva: i tre punti, quelli che all’andata non riuscì a raccogliere pur giocando per larghi tratti in superiorità numerica. Col Bari in dieci uomini, al «Barbera» finì comunque 0-0, un risultato che è servito per mantenere l’imbattibilità contro le dirette concorrenti per i primi posti in classifica.

L’unica contro cui il Palermo non ha mai vinto è, con ogni probabilità, una delle principali contendenti per la promozione tramite play-off. Il Catanzaro, nel doppio confronto con i rosa, non ha mai subito, né segnato. Per due volte, al «Barbera» e al «Ceravolo», è finita 0-0. Con rimpianti da ambo il lati, specie per la sfida d’andata giocata in Sicilia: un rigore sbagliato da Brunori e una traversa colpita da Carlini, mentre in Calabria i rosanero si presentarono con una squadra appena ripresasi dal più largo cluster di Covid-19 del calcio professionistico italiano, oltre che con un nuovo allenatore in panchina. La trasferta catanzarese fu infatti la prima partita per Baldini alla guida del Palermo, nonché l’unica sfida in cui la sua squadra non è stata in grado di segnare.