Il Palermo nelle mani di Massolo
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla nuova chance per Samuele Massolo per il match contro il Bari.
Ricomincia l’alternanza tra i pali del Palermo. La prossima settimana, nell’ultima giornata di campionato a Bari, la porta tornerà infatti a essere difesa da Samuele Massolo. Questa volta è una scelta obbligata, vista l’indisponibilità di Pelagotti: il portiere, che aveva riconquistato il ruolo di titolare nelle scorse partite, martedì si è sottoposto a un intervento chirurgico e avrà bisogno ancora di qualche settimana per scendere di nuovo in campo. L’operazione era prevista per la scorsa estate, ma alla fine era stata rimandata e, quindi, Pelagotti ha continuato a giocare. Quattro giorni fa, però, si è deciso di intervenire e il numero dovrebbe rientrare in tempo per i play-off di inizio maggio, tentando anche di raggiungere le cento presenze in maglia rosanero. Sul suo profilo social ha pubblicato una foto post-operatoria dal letto dell’ospedale con il pollice alzato, citando un coro della curva: «E già non vedo l’ora di ritornare…» Al suo posto c’è dunque Massolo, che non gioca da un mese (2-2 in rimonta a Potenza, con sfogo di Baldini nel dopo partita verso una parte della squadra).
Il numero 12 aveva conquistato il ruolo di primo portiere a inizio marzo contro la Vibonese e fu poi schierato dall’inizio nelle successive tre sfide. Dopo Potenza, è tornato in panchina, con Pelagotti che ha difeso nuovamente la porta per quattro gare: dalla seguente trasferta di Pagani fino all’ultimo successo di Monopoli. Baldini è tornato sui suoi passi, non spiegando veramente la decisione, e avrebbe probabilmente confermato Pelagotti anche a Bari. Il ruolo di estremo difensore è stato abbastanza tormentato in questo campionato, in particolare dall’avvento di Baldini a gennaio. Dal 2019, Pelagotti era stato il numero uno indiscusso e, fino alla gestione Filippi, il suo vice era stato schierato solamente nelle partite di Coppa Italia, nonostante fosse stato comunque segnalato proprio dal vecchio tecnico, che lo aveva già allenato all’Entella. In campionato, invece, era entrato soltanto a partita in corso nell’ultima sfida del 2021, la sconfitta di Latina che causò l’esonero di Filippi: dopo aver subito la rete decisiva, Pelagotti fu infatti espulso nel primo tempo e Massolo prese il suo posto.
Poi è arrivato Baldini e nel debutto di Catanzaro la scelta fu obbligata per la squalifica del titolare. Massolo continuò a non prendere reti, mostrando sicurezza tra i pali, ma l’allenatore diede lo stesso fiducia a Pelagotti per sette partite consecutive. Nonostante alcuni interventi non proprio impeccabili del numero uno e le critiche di una parte della tifoseria, Baldini lo ha difeso e ha continuato a puntare su di lui ma, dopo la sconfitta di Francavilla, ha deciso di lanciare Massolo. Fino al nuovo cambio dopo il 2-2 di Potenza, anche se il portiere non ha commesso gravi errori e il Palermo non ha mai perso con lui in campo dall’inizio. È il film della carriera di Massolo: quando conquista il ruolo di attore protagonista, poi torna a osservare la recita degli altri. All’Entella arrivò come terzo portiere e in un anno modificò le gerarchie, sostituendo il titolare infortunato anche dopo il suo rientro. Dopo alcune gare con porta inviolata, nella seconda parte del campionato terminato con la promozione in serie B, tornò in panchina e in quello seguente finì fuori rosa, venendo poi ceduto per due volte in prestito: prima alla Sambenedettese, dove fu titolare (con un rigore parato) solo nei primi due mesi e poi alla Fermana, con sole due presenze.