Il Palermo fa rotta sul secondo posto. A Monopoli serve un colpo grosso

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara tra Monopoli e Palermo in programma oggi.

Il «terremoto» Catania (mentre il giornale va in macchina il club etneo non è ufficialmente escluso dal campionato) può riscrivere la classifica e complicare la corsa del Palermo al secondo posto, perché non si giocherebbe il derby del «Barbera». Ma vincere oggi a Monopoli resta di vitale importanza per affrontare i play-off in posizione di privilegio. L’obiettivo primario resta quel secondo posto che sembrava già assegnato ma che la frenata del Catanzaro (tre sconfitte nelle ultime sei gare) ha rimesso in gioco. Più che un play-off, come lo ha definito ieri Silvio Baldini, se il Catania dovesse completare il campionato, questa sfida pugliese ci sembra la prima partita di un mini-torneo di tre giornate tra quattro squadre.

In queste tre giornate Catanzaro, Avellino, Monopoli e Palermo (il Francavilla è in corsa ma il suo ritardo ci sembra eccessivo) si giocheranno le posizioni in classifica dal secondo al quinto posto. La seconda accede al secondo turno dei play-off nazionali e dunque gioca al massimo tre spareggi, la terza accede al primo turno, come la migliore quarta dei tre gironi. L’anno scorso il Palermo arrivò settimo, superò Teramo e Juve Stabia nei due turni di spareggi iniziali con partite secche e perse contro l’Avellino (che aveva chiuso la stagione regolare terzo) nel primo turno nazionale. Oggi l’obiettivo minimo dei rosa è quello di evitare le prime sfide che coinvolgono le squadre dal quinto al decimo posto e per farlo devono recuperare punti. Perché l’attuale classifica (col Catania in gioco) parla chiaro. I rosa sono quinti, con due lunghezze in meno di Catanzaro e Avellino e una in meno del Monopoli. E poiché non hanno un calendario più facile dei competitors, devono provare a fare nove punti in tre partite.

Una missione difficile ma non impossibile per una squadra che arriva a questo sprint finale in salute e con una precisa identità tattica. Nelle ultime due giornate nove gol segnati e due subiti, con Brunori in stato di grazia. Può essere l’italo-brasiliano l’uomo della provvidenza, tuttavia la vera domanda di questa vigilia è la seguente: il Palermo riuscirà a confermare questa condizione di forma anche in trasferta? Dove finora ha fatto davvero poco. La risposta oggi a Monopoli, la partita «chiave» di questo finale di regular season. A Silvio Baldini, che oggi torna in panchina dopo il Covid, il compito di migliorare una squadra che, ripetiamo, in trasferta ha raccolto poco, ma che con la sua gestione lontano dal «Barbera» ha perso solo due volte, a Francavilla peraltro senza neppure demeritare. Solo a Foggia il Palermo ha davvero sbagliato tutto. Avrebbe potuto fare di più, vincere a Potenza o a Campobasso, ma ci vuole poco per rendere questo Palermo più solido e autoritario anche in campo avverso. Puntando su uno schieramento consolidato (4-2-3-1) Baldini, come è nelle sue abitudini, sta provando a creare uno spirito di gruppo che compensi i limiti strutturali della squadra per reggere su campi ostici in vista dei play-off. Qualsiasi sia il piazzamento del Palermo nella stagione regolare è questa la grande scommessa.

In questa formazione ormai standard oggi c’è il solito dubbio a centrocampo, dove Dall’Oglio sembra preferito a Damiani. Nessuno dei centrocampisti rosa (a parte De Rose) finora ha convinto e non è un caso che l’unico dubbio sia in quel ruolo. Dall’Oglio è più dinamico ma fa confusione, Damiani è più lineare ma ha poca forza nelle gambe. Insomma, contro questo Monopoli, che giocherà con tre mediani nel consueto 3-5-2, sarà fondamentale trovare la giusta quadra. L’alt ro cambio, obbligato, è quello in avanti a sinistra. Floriano, rilanciato proprio da Baldini, sta male e non giocherà. Al suo posto Soleri, che non è un attaccante esterno, che ha fatto le cose migliori entrando in campo durante la gara ma che era titolare ad Avellino, nell’unica vera impresa in trasferta della stagione rosanero. Potrebbe essere un buon segnale, ma per vincere contro certi avversari (il Monopoli ha perso a Taranto ma era reduce da cinque vittorie di fila) occorre giocare la partita perfetta in ogni zona del campo.