Il Palermo disegnato da Mignani non funziona. Negarlo sarebbe come fare un torto a se stessi
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” attraverso un articolo a firma Luigi Butera si sofferma sulle scelte fatte finora da Mignani che non hanno portato ai risultati sperati.
Il Palermo così come è stato disegnato da Mignani non funziona, negarlo sarebbe come fare un torto a se stessi. Il Palermo in estate era stato costruito per giocare con il 4-3-3, il 3-5-2 quindi sembra un abito poco adatto per questa squadra. Mignani ha deciso di rinforzare l’argine per evitare che la diga collassasse come accadeva con Corini, ma i fatti dicono che si fa fatica anche dietro.
Se con Cosenza e Parma si era rischiato poco contro la Reggiana s’è rivisto
il vecchio festival degli orrori. Con un’aggravante: il Palermo in avanti non punge più come una volta. Ovviamente non ci sono pretese di fare gli allenatori, ma qualcosa va cambiata. A maggior ragione dopo l’infortunio di Di Mariano che è l’unico capace di fare il quinto a destra a tutta fascia. Buttaro ha volontà, ma quello non è il suo ruolo. E la soluzione Segre è un’eresia: il n. 8 deve giocare in mezzo al campo e dal primo minuto possibilmente.
Anche a sinistra poi non si sciala, Lund è cresciuto nelle ultime settimane ma non ha dimestichezza con un ruolo che impone un notevole dispendio di energie. In più gli manca anche il cambio naturale, visto che Aurelio è infortunato. Ecco, già solo per questo si dovrebbe virare su qualcos’altro. Chissà se Mignani la pensa alla stessa maniera.