Il Palermo è tornato finalmente alla vittoria e non è stato un successo qualunque. Per diversi motivi. Il primo è che i rosanero, per la prima volta in stagione, hanno battuto una diretta concorrente per la salvezza. Il secondo è che hanno rosicchiato altri due punti vitali all’Empoli, che la prossima settimana farà visita all’Inter, portandosi -8 dai toscani. Il terzo è che Rispoli e compagni hanno finalmente espugnato il “Renzo Barbera”, sfatando quel tabù casalingo che faceva davvero tanta paura. Il quarto è che Nestorovski si è confermato l’uomo gol di questo Palermo, siglando la seconda rete e salendo a quota 9 marcature in campionato: una in meno di Gilardino nello scorso campionato. Il quinto è che questo successo è arrivato al termine di una settimana lunga e difficile, contrassegnata dalla delusione del mercato invernale.
Quella contro il Crotone è stata una vittoria voluta a tutti i costi, per nulla facile e terribilmente sudata. I rosanero, infatti, com’è sempre accaduto in questa stagione, non sono riusciti a chiudere la partita tenendo il risultato aperto fino al 96′. Neanche con l’uomo in più. Ma questa volta è andata bene e gli uomini di Diego Lopez hanno dato continuità all’insperato pareggio arrivato due domeniche fa sul campo del Napoli. Il tecnico uruguaiano conta adesso quattro punti in due partite ed è l’unico allenatore stagionale del Palermo a poter vantare la vittoria alle falde di monte Pellegrino.
I pochi intimi presenti allo stadio “Renzo Barbera” non hanno certo assistito ad una bella partita, ma hanno comunque potuto ammirare una squadra compatta in ogni fase del gioco, come ormai non accadeva da troppo tempo. Bene la difesa, con Andelkovic sugli scudi. Bene il centrocampo, specialmente in fase di interdizione. Bene la fase offensiva con il solito Nestorovski cecchino ed un Embalo in versione super nella seconda frazione. Il guineano ieri pomeriggio non ha fatto rimpiangere l’addio Quaison ed ha mandato più volte in confusione i giocatori avversari, che dal canto loro si sono lasciati andare ad una serie di brutti falli per provare a fermarlo. Tutti segnali che lasciano sperare che i rosanero abbiano finalmente trovato la propria identità.
Non è stata una bella partita, dicevamo. Quella del Palermo è stata infatti una gara contratta e allo stesso tempo cinica e cattiva: proprio ciò che ci vuole per provare a riaprire il campionato e per tentare quello che nonostante il successo di ieri resta comunque un miracolo. Calcistico, s’intende. Otto punti da recuperare sull’Empoli a quindici giornate dalla fine d’altronde sono sempre tanti, ma continuando di questo passo c’è la possibilità di potersi giocare tutto nello scontro casalingo dell’ultima giornata proprio contro gli uomini di Martusciello. È vero, è ancora presto per fare calcoli, i rosanero però ci sono e non mollano. Come si dice in questi casi? Empoli avvisato, mezzo…