Il Palermo balla il valzer: in mediana addio al posto fisso
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e il “valzer” di centrocampo.
Che il centrocampo sia il reparto al centro della rivoluzione di agosto è evidente per due aspetti in particolare: la concentrazione maggiore su questo reparto in fase di trattative, con due innesti e altrettante uscite, e l’azzeramento totale di qualsiasi gerarchia. Al momento nella mente di Corini non esistono titolari e riserve in mediana: in tre partite giocate il tecnico ha mandato in campo tre terzetti diversi. Cercando nei vari interpreti la conferma che il Palermo può davvero contare su tutti nella rincorsa alla Serie A.
Nelle ultime amichevoli con Legnago Salus e Trento sembrava chiaro quale sarebbe stato il trio chiamato a guidare il centrocampo dei rosa nella nuova stagione: Vasic a destra, Stulac al centro e Gomes a sinistra. Con gli ultimi due chiamati ad agire come doppio play. I tre sono stati confermati sia a Cagliari in Coppa Italia sia a Bari in campionato, ma proprio l’aggressività dei ragazzi di Mignani ha tolto qualche certezza a Corini: il pressing asfissiante di Sibilli sullo sloveno e la scarsa propensione del numero 20 a rientrare in difesa hanno convinto il tecnico a ripartire da Reggio Emilia con qualche cambio. Nel frattempo qualcosa si è mosso anche sul mercato: Saric, reduce da una stagione deludente e da un inizio di quella nuova altrettanto negativo, ha fatto le valigie in direzione Antalyaspor ed è stato sostituito da Henderson, che Corini aveva già allenato a Lecce. Al Città del Tricolore il Palermo è sceso in campo con il terzetto composto da Vasic, Gomes (non più mezzala ma regista) e Segre: l’ex Torino, per la prima volta utilizzato da interno sinistro, ha fatto il bello e il cattivo tempo contro la difesa granata, segnando anche il gol spacca-partita, ma il tecnico ha avuto ottime risposte anche dallo scozzese, impiegato nello spezzone finale.
Alla ripresa contro l’Ascoli il tecnico potrebbe ancora una volta mischiare le carte, sia per non dare punti di riferimento agli avversari sia per trovare ulteriori soluzioni in mediana e valutare l’impatto di chi, come Coulibaly, non ha ancora avuto modo di esordire: tutti gli interpreti al momento gli hanno garantito corsa, qualità tecnica e muscoli. in più, il margine d’errore rispetto alla scorsa stagione sembra già notevolmente ridotto, con un’impostazione più fluida e una gestione ottimale dei contropiedi, da cui il Palermo ha trovato quattro dei sei gol segnati nelle ultime due gare. Due delle reti sono arrivate dal centrocampo, con Segre a Reggio e Stulac sabato: se non sono tre è solo perché Vasic è stato stoppato per due volte dai legni contro Bari e Feralpisalò. Il numero 20 è stato il miglior marcatore delle amichevoli in ritiro e in campionato ha confermato di avere doti offensive notevoli: gli manca solo la rete in una partita ufficiale per consacrarsi. Il tutto senza dimenticare che i suoi anni sono appena 21 e i margini di miglioramento sono enormi.