L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo che aspetta i gol di Brunori.
Non c’è niente di inusuale né di preoccupante in quello zero alla voce gol segnati: un po’ perché sono passate solo tre giornate, un po’ perché Brunori anche al primo anno a Palermo era partito con le marce basse per poi esplodere con il passare delle settimane. In più, come ha ricordato lo stesso Corini, lui un gol lo avrebbe anche fatto a Bari, ma il Var lo ha cancellato per la punta del ginocchio in fuorigioco. Sabato il numero 9 ritroverà l’Ascoli, contro cui ha giocato lo scorso 29 gennaio una delle partite più belle in rosanero, spalmando all’interno dei 90′ gol di sinistro, rigore procurato e sbagliato e, infine, gol decisivo di destro a pochi minuti dalla fine: respirare di nuovo l’atmosfera del Del Duca potrebbe essere una medicina efficace per ritrovare la rete perduta.
Contro Reggiana e Feralpisalò sono state diverse le occasioni in cui il capitano rosanero ha provato a bucare la porta avversaria, mancando però il bersaglio grosso: poco male per il Palermo, che ha vinto entrambe le partite con tre gol a testa, ma poco bene per il centravanti, abituato a monopolizzare il tabellino dei marcatori e desideroso di dare un contributo attivo alla corsa verso la promozione. Che Brunori possa accendersi in un attimo si è visto a più riprese la scorsa stagione: al di là della combinazione rigore sbagliato – gol (a giro sul palo lontano) nell’ultima sfida nelle Marche, contro il Cittadella il numero 9 era tornato a segnare dopo cinque gare di astinenza con una magistrale semirovesciata, mentre contro il Venezia ci aveva messo 4° per rientrare dal primo infortunio significativo a Palermo (procurato proprio con la prodezza del Tombolato) e mettere la palla in fondo al sacco.