L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo che aspetta ancora i big.
Botti di mercato costretti a rincorrere. Sul campo, in settimana, per convincere Corini. Perché il posto da titolare in un Palermo non ancon guarito dalla crisi 0 tutt’altro che assicurato, anche per chi è arrivato a rinforzare l’organico di una neopromossa con ben altre ambizioni rispetto alla classifica attuale. I rosanero attendono ancora un apporto da chi, in estate, è stato chiamato per compiere il salto di qualità. E se qualcuno sta pian piano emergendo, dopo un periodo di appannamento, non manca chi ha addirittura perso posizioni nelle gerarchie, almeno per ciò che riguarda le ultime scelte tecniche. L’esclusione di Stulac dalla sfida col Pisa sorprende perche colpisce uno dei principali acquisti di questo mercato, ma di certo non per le sue prestazioni. Qualche avvisaglia, per lo sloveno, era già arrivata nella precedente partita casalinga, persa dai rasa contro il Südtirol. Corini lo ha voluto specificare: non ci sono bocciature per nessuno, ma solo scelte. Nel caso del regista, però, la scelta è stata chiara, per ben due volte.
Chi è tornato dall’Inghilterra malconcio, invece, è stato Bettella, che non ha avuto modo di giocare con continuità in queste prime giornate di campionato. Una sola presenza da titolare, nella sconfitta di Reggio Calabria, in cui ha pure rimediato un’espulsione a risultato gia compromesso. Un cartellino rosso che gli è costato un turno di stop, proprio quando sembrava che Corini potesse iniziare a dargli un minutaggio più consistente. Al rientro, invece, gli ha preferito Marconi e in ritiro, s’è fatto male proprio nel corso dell’ultimo allenamento col gruppo. Non ha avuto un grande impatto nemmeno Saric, che però a Manchester non c’era e che ha avuto non poche attenuanti per i problemi di condizione. Un po’ perché ad Ascoli veniva messo in disparte, un po’ perché dalla Nazionale non è rientrato al top della forma, anche il bosniaco è finito ben presto in panchina in queste ultime giornate.