L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulla trattativa per la cessione del Palermo.
Profilo basso, massima riservatezza, ma accordo ad un passo. Dopo aver brindato alla promozione in Serie B, il Palermo presto potrebbe cambiare proprietà e chi arriva fa già sognare i tifosi rosanero che stanno vivendo una sbornia da pallone come nei primi anni dell’era Zamparini. Da mesi il presidente Mirri tratta con City Football Group dello sceicco Mansour, adesso l’affare sarebbe ad un passo dalla chiusura.
Il gruppo proprietario del Manchester City ha fatto l’affondo decisivo proprio nei giorni in cui il Palermo stava lottando per la Serie B, come dimostrano i continui viaggi degli emissari di Mansour in Sicilia. Domenica scorsa per la finale play-off con il Padova ce n’erano ben tre in tribuna al “Barbera”: uno era lo scout argentino Luciano Zavagno, un passato da calciatore e un presente da osservatore del City Football Group il secondo era Diego Gigliani che è il managing director dei «club emergenti» della rete targata City e il terzo Nicolas de Montauzon che si occupa dei club in Europa e America Latina, ma sul fronte prettamente economico e finanziario.
Tre presenze che non sono passate inosservate e che hanno fatto da preludio al nuovo incontro del presidente Mirri con Giovanni Gardini in un hotel milanese, dove si sono messi a punto i dettagli della trattativa. Nessuno lascia trapelare niente, ma il closing potrebbe avvenire il primo luglio, ovvero all’indomani della scadenza del piano triennale di Mirri che resterebbe con una quota del 20%.
Nei giorni scorsi, a Milano, sono state anche affrontate anche alcune questioni operative. Entro mercoledì il club rosa dovrà presentare la documentazione per l’iscrizione, poi andrà risolta la querelle ds e di conseguenza anche allenatore. Baldini ha già detto che resterà solo con Castagnini, ma il gruppo di Mansour sicuramente ha altre idee.
Con Gardini, infatti, dovrebbero arrivare Giorgio Zamuner e Ivone De Franceschi, come ds e consulente tecnico. Ma di questo c’è ancora tempo per parlarne, prima bisogna firmare dal notaio.