L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla coppia di centrali difensivi formata da Lancini e Marconi, che contro il Catanzaro hanno ben figurato.

La seconda vita della coppa Lancini-Marconi. Con Boscaglia, all’inizio della passata stagione, erano i titolari designati. Ma le cose sono andate molto diversamente da come l’ex tecnico rosanero e i dirigenti del Palermo le avevano immaginate.

La coppia si è presto sfaldata: Covid, infortuni, squalifiche, qualche errore di troppo ora dell’uno e dell’altro hanno fatto il resto. Poi, con il passaggio alla difesa a 3 varato da Filippi, il sodalizio è tramontato e i due sono diventati quasi alternativi. Quest’anno, nel girone d’andata, Lancini e Marconi hanno giocato solo 4 volte assieme, ma sempre nella difesa a tre. In due circostanze Lancini ha giocato centrale con Marconi schierato sul centro-sinistra. Nelle altre due è stato Marconi a giocare sul centro-destra.

L’avvento di Baldini ora sembra aver riportato indietro le lancette dell’orologio rosanero, e riecco che con la difesa a 4, la coppia di centrali Lancini-Marconi è tornata in auge. A Catanzaro la coppia ha fatto un figurone e ovviamente sono in odore di conferma, nonostante il recupero di Buttaro, di nuovo disponibile dopo la giornata di squalifica. Al Ceravolo lunedì scorso Lancini e Marconi hanno commesso zero errori, un muro insuperabile. E contro il Monterosi, domani pomeriggio, per la prima casalinga del 2022, Baldini non potrà non ripartire da loro.