Il palermitano Cosimo Marco Da Graca rinnova il suo contratto con la Juventus. “La Casa di C” si sofferma sulla sua carriera riportando un’intervista al giovane centravanti in forza alla Juventus U23.
Ecco qualche estratto:
La storia di Cosimo Marco Da Graca, centravanti classe 2002 della Juventus, parte da lontano, dalla Sicilia. Arrivato a Torino per far germogliare definitivamente il suo talento, il 2021 dell’attaccante nativo di Palermo si può riassumere in una frase: «Tante prime volte».
L’anno si apre subito col botto e si preannuncia molto positivo per l’attaccante, che ha rilasciato un’intervista sui canali ufficiali del club: «Era il 27 gennaio 2021 quando ho fatto il mio esordio in prima squadra contro la Spal in una partita di Coppa Italia. E’ stata un’emozione indescrivibile. E’ bello giocare coi ‘grandi’ perché ti aiutano e ti insegnano molto. La maglia di quella partita l’ho regalata a mio nonno Cosimo. Lui mi ha aiutato tantissimo nel mio percorso, è appesa a casa sua. Dopo la partita la prima chiamata l’ho fatta sempre a lui, si è messo a piangere».
Un anno che ha rappresentato un punto di svolta per la carriera di De Graca che ora è pronto a spiccare il volo. «Per me è stato un anno bellissimo. Con l’under 19 sono soddisfatto per quello che ho fatto, nonostante i frequenti problemi muscolari che ho avuto. Il 7 marzo 2021 ho fatto il mio esordio anche con la Juve U23. E’ stata una bella giornata. Poi a ottobre è arrivato anche il gol, il primo tra i professionisti. Mi sono sentito molto contento ed emozionato. Soprattutto dopo 7 mesi che non giocavo 90′. Ne ho passate tante. Zauli è importante in tantissime cose per me. Lo vedo più come un fratello maggiore che mi dà sempre consigli, rappresenta un aiuto importante. Rinnovo di contratto fino al 2024? Vuol dire tanto perchè significa che la Juventus crede in me, ci conta e io spero di ripagarla nel migliore dei modi».
E’ stato proprio nonno Cosimo a far affacciare il nipote al gioco del calcio: «Mi ricordo che mi ha preso quando avevo 7 anni e mi ha portato ad una scuola calcio a Palermo. Per me è stata un’emozione indescrivibile vedere tutti quei bambini che giocavano a calcio. Da lì si può dire che è cominciato il tutto. Ho iniziato a giocare nel Calcio Sicilia (1 anno e mezzo) e poi sono passato al Palermo Calcio. E’ stato bello giocare lì, mi volevano tutti bene. Dal Palermo poi ho preso il volo verso la Juventus. Mi ricordo che ero con mia zia quando mi ha chiamato il mio procuratore per dirmi che mi voleva la Juve, avevo solo 16 anni». Una decisione non semplice a quell’età. Un treno importantissimo che passa, con la paura di lasciare tutto. La propria terra, la famiglia e gli amici. Servono cuori e convinzioni forti. «Ammetto che le difficoltà sono state tante, soprattutto la distanza dalla famiglia, dai parenti e dagli amici. Non è facile a 16 anni andare via da casa e lasciare le persone che ami di più. E’ stata dura, ma ho avuto dei compagni splendidi che mi hanno sempre fatto sentire a casa».