Il 2018 si è da poco concluso ed è tempo di bilanci in casa rosanero. Ecco il quarto appuntamento con la rubrica “Il Pagellone del 2018” targata ilovepalermocalcio. Dopo esserci occupati degli allenatori (CLICCA QUI), dei portieri (CLICCA QUI) e dei difensori (CLICCA QUI), oggi andremo ad analizzare il rendimento dei centrocampisti rosanero nell’anno solare.
CHOCHEV: Centonove presenze e dodici reti da quando è arrivato in rosanero per il bulgaro, che anche nel corso della prima metà del 2018 è stato una colonna portante della squadra allenata dall’ex tecnico Bruno Tedino. Un centrocampista capace di dare una mano importante in fase difensiva alla squadra, ma che non disdegna neanche di entrare in area di rigore, viste le reti messe a segno fin qui con la maglia rosanero. La sua stagione quest’anno non è iniziata nel migliore dei modi, l’infortunio accusato durante la fine della stagione 17/18 si è poi protratto fino all’inizio della stagione corrente, con il suo rientro che si è concretizzato soltanto negli ultimi mesi del 2018. Stellone si fida di lui, ed il suo contributo potrà sicuramente essere ancora estremamente utile alla causa rosanero. VOTO 6,5
FIORDILINO: Il palermitano classe 1996 ha dato sicuramente il suo maggior contributo durante la seconda parte della scorsa stagione e complessivamente il suo 2018 è stato positivo. Subentrato spesso a gara in corso con Tedino in panchina, è stato sempre capace di fare la prestazione senza particolari errori grossolani da sottolineare. Negli ultimi mesi ha giocato poco, forse a causa dell’exploit di alcuni elementi in organico, ma sicuramente alla sua età, ci sarà spazio per conquistare un posto fisso in prima squadra in futuro, magari andando a maturare intanto un po’ di esperienza da altre parti. VOTO 6
GNAHORÉ: Arrivato a Palermo come un “colpo” di mercato e come un’intuizione di mercato dell’ex ds Fabio Lupo, il centrocampista francese ci ha messo davvero poco per entrare nel cuore dei tifosi. Prestanza fisica, tocco di palla particolarmente fine e vizio del gol, sono caratteristiche familiari all’ex Napoli che quando chiamato in causa, spesso da titolare, è stato capace di sfoggiare prestazioni di livello nonostante la sua giovane età. La sua cessione all’Amiens è forse stata mal digerita dall’ambiente, che si aspettava probabilmente un percorso di crescita duraturo a Palermo. VOTO 6,5
JAJALO: Tante critiche sono piovute su questo ragazzo, ma lui ha sempre lavorato a testa bassa, provando a trasformare i fischi in applausi e c’è riuscito! Un leader silenzioso, un “capitano” senza la fascia al braccio, è stato un 2018 fantastico per il bosniaco. Sempre presente, lì, davanti la difesa, con l’unico obiettivo di spezzare l’azione avversaria e far ripartire i suoi. I piedi non saranno certo quelli di Andrea Pirlo, ma con la sua calma e il suo ordine tattico, Mato Jajalo riesce ad essere imprescindibile per il Palermo. Senza ombra di dubbio, il miglior centrocampista per distacco in casa rosanero, il voto più alto va a lui. VOTO 7,5
MURAWSKI: Quando è arrivato dal Piast Gliwice, sembrava un perfetto sconosciuto ed in effetti lo era, ma il polacco classe ‘94 ha subito dimostrato di non temere il campionato italiano e così ha totalizzato ben cinquantacinque presenze condite anche da due reti da quanto ha messo piede nel capoluogo siciliano. La sua caratteristica migliore è forse quella di essere davvero instancabile, macina tanti chilometri durante le sue partite ed abbina agonismo ad una discreta tecnica. Il suo 2018 è stato molto positivo, spesso è partito dall’inizio sia con Tedino in panchina, sia con Stellone. Ha dimostrato di tenere alla causa rosanero e sembra essersi integrato perfettamente, tanto da poter essere definito quasi un palermitano. Una bella sorpresa, il suo futuro può essere a tinte rosa. VOTO 6,5
HAAS: Che piacevole sorpresa! Non c’è altro modo per definire la stagione dello svizzero che fin qui sta stupendo tutti. Rino Foschi lo ha prelevato in prestito questa estate dall’Atalanta e lui si è subito fatto trovare pronto. La formula del trasferimento ha fatto storcere il naso a molti, facendo pensare ad un suo impiego non troppo “continuo”, visto che il cartellino è ancora di proprietà dei bergamaschi. Ma al di là di quale sia il futuro del classe ‘96, i fatti dicono che attualmente, con sedici presenze e cinque assist, lui è una pedina importantissima nello scacchiere di mister Stellone. VOTO 6,5
SANTORO: Elemento di spicco della Primavera rosanero, il classe ‘99 è stato aggregato in prima squadra nel corso del ritiro estivo sotto gli ordini di Tedino ed è stato chiamato anche in alcune partite ufficiali senza però scendere mai in campo. Continua a stupire con i pari età e siamo sicuri che il suo futuro possa essere a tinte rosanero. S.V.
SETOLA: Altro giovane interessante prelevato dal Cesena, esterno classe ‘99 dalle buone referenze, fin qui non è andato oltre il ritiro estivo con i rosanero. La sua cessione al Fano in serie C, dove ha collezionato fin qui 11 presenze, sembra essere utile in ottica di un ritorno alla base nella prossima stagione. S.V.
GALLO Classe 2000, altro elemento importante della Primavera rosanero. Anche lui ha fatto il ritiro estivo con la prima squadra senza però riuscire a rimanere in pianta stabile con i “grandi”. Vista la carta d’identità, anche per lui siamo sicuri che ci sia un grande futuro davanti. S.V.