Il Monopoli ferma l’Avellino. Il palermitano Silvestri attacca: «Loro panchina sembrava un mercato»

Il difensore palermitano dell’Avellino, Luigi Silvestri, ha analizzato ai microfoni di Prima tivvù il pareggio raggiunto dal Monopoli nei minuti di recupero: «C’è sia rammarico che rabbia, più rabbia però. Se vediamo la loro esultanza a me dà motivo di orgoglio, è come se avessero vinto la Champions League. Loro ci aspettavano forti del risultato dell’andata, un 4 a 0 netto. Ci aspettavano con il coltello tra i denti. Noi forti delle nostre prestazioni, abbiamo tolto il vestito, messo la canottiera e abbiamo subito portato il risultato a favore nostro.

Hanno cercato di innervosirci, la panchina loro era un mercato, lo stadio era tutto aperto. Tranne che ad Avellino vedo sempre gli stadi tutti pieni, è impressionante. Qua chi piange prima porta i punti a casa, quello è poco ma è sicuro. Forse dobbiamo fare così anche noi. Anche la Ternana alla fine ha vinto. A mio avviso c’era anche un’espulsione sul fallo su Aloi.

Potevamo venire qua, magari sbagliare l’approccio perché venivano da 6 vittorie consecutive, invece l’approccio è stato perfetto. Abbiamo cercato di giocare anche se per via del terreno di gioco non era possibile. Abbiamo cercato di mantenere un ritmo alto nonostante il caldo. Alla fine però siamo contenti. La loro esultanza ci dà molta forza, giocare oggi con l’Avellino è come vincere la Champions League».