L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla dipendenza dalle punte del Palermo.
Attacco dipendente. Se c’è un limite da ravvisare nel Palermo è questo. La battuta d’arresto di Picerno, più che della prestazione è figlia di un’equazione che finora non ha trovato smentite: se segnano gli attaccanti la vittoria è certa, altrimenti anche il pari non è scontato.
In una gara in cui per 80 minuti i rosanero hanno presidiato la metà campo avversaria senza trovare sbocchi concreti davanti alla porta, sarebbe servito l’apporto in zona gol degli altri reparti, con un tiro da fuori di un centrocampista, con una spizzata di testa vincente di un difensore sui calci piazzati.