L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Pisa e su Lucca cercato dal Sassuolo.
Dal sogno di diventare il centravanti azzurro di Roberto Mancini a un’astinenza da gol in campionato lunga otto mesi. Dalla speranza di raccogliere l’eredità di Scamacca in Serie A al rischio di finire ai margini del progetto Pisa in Serie B. La stagione di Lorenzo Lucca è stata come una serie di gaussiane , per chi ama il mondo matematico, come un giro sulle montagne russe, per chi ama i luna park. Un alternarsi di alti e bassi, con i primi concentrati nella parte iniziale. L’accordo quinquennale firmato col Pisa nell’estate scorsa dopo i 13 gol in Serie C con il Palermo, che si è messo nelle casse circa 2 milioni di euro, e i 6 gol autografati all’ombra delle Torre Pendente nelle prime 7 giornate di campionato (oltre a 1 assist) e in appena 519 minuti giocati, avevano fatto esplodere il ventunenne attaccante no-tatoo di Moncalieri.
Nel mirino di Mancini Si era rapidamente diffusa una contagiosa e coinvolgente Lucca-mania, al punto che a fine ottobre il commissario tecnico della Nazionale si era presentato sulle tribune dell’Arena per ammirarlo di persona (Pisa-Pordenone). L’apice, insomma. Anche economico, con il valore di mercato del ragazzo classe 2000 schizzato ad oltre 10 milioni di euro. Almeno per la società toscana, che infatti a gennaio avrebbe rifiutato gli 8 milioni del Sassuolo. Poi però, complice anche una pesante infiammazione al ginocchio, qualcosa si è inceppato, e dal 2 ottobre scorso, giorno del rigore trasformato nel 2-0 di Pisa-Reggina, il feeling con il gol si è dissolto: nessuna rete e solo 3 assist in 27 presenze, di cui 13 da titolare, per un totale 1.419 minuti in campo.
Senza gol (e il Pisa guarda caso non è andato in A…) è calato anche il valore di mercato, stimabile ora intorno ai 5 milioni di euro, ed è aumentato il rischio che adesso nel 4-3-3 di Rolando Maran la maglia da titolare nel ruolo centrale del tridente offensivo non sia più così scontata. Ci sarà da sudarsela con quell’Ernesto Torregrossa che già nelle gestione-D’Angelo si era ritagliato il proprio spazio segnando 7 gol e che ora i direttori Giovanni Corrado e Claudio Chiellini hanno riportato in Toscana trattando con la Sampdoria (oggi il giorno dell’annuncio: prestito con obbligo di riscatto a 2,5 milioni di euro), e con un altro blucerchiato, Manuel De Luca (ex Perugia).
Ripartenza Sulle tracce di quest’ultimo però si è messo il Sassuolo, che cerca una punta fisicamente strutturata, come del resto è anche lo stesso Lucca (è alto 201 centimetri…) aprendo quindi ad una eventuale quanto interessante operazione a tre. La società pisana pare comunque intenzionata a dare fiducia al suo pupillo e, da parte sua, l’attaccante nerazzurro sembra aver iniziato la stagione assai motivato, deciso a ripartire da zero e resettare questi mesi bui. Nel ritiro di Rovetta si è mostrato sorridente nelle foto con i compagni e sul campo ha lanciato un chiaro segnale delle sue indubbie qualità firmando una doppietta nel 5-0 alla sua ex squadra Palermo (prima su rigore e poi con un tocco di destro a porta spalancata) facendo pensare di aver metabolizzato la lunghissima astinenza in tema di gol. D’altronde il mercato intorno a lui è comunque in fermento e gli estimatori non mancano (anche il Bologna) per il gioiellino del Pisa. Che tutti si augurano torni presto a brillare. Ovunque sarà il suo futur