L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla nuova era a Palermo che potrebbe iniziare dal primo luglio e lo fa riportando un’intervista a Dario Mirri.
Vorrebbe dire, ma non può dire ancora tutto. Stretto, com’è, nella morsa degli accordi di riservatezza. Dario Mirri, presidente del Palermo, però non si nasconde, ha interrotto i festeggiamenti per la promozione per definire l’accordo con il City Football Group per il quale si attende solo l’ufficialità.
Presidente è il primo luglio la data del City-day?
«Non posso fare alcun riferimento specifico, ma confermare interessi di investitori. Prima facciamo e poi annunciamo. Lunedì scorso sono andato a Milano perché ho delle responsabilità. È finita una stagione bellissima, ma a luglio inizia la prossima: stiamo facendo in modo che la nuova era possa iniziare il prossimo mese».
Il contenzioso con l’ex socio Di Piazza incide sui tempi?
«Spero di no. Di Piazza ha chiesto il sequestro di parte delle azioni del Palermo e io, in quanto proprietario, ho chiesto il dissequestro convertendo il sequestro cautelativo sulle azioni attraverso l’immissione di soldi. Abbiamo la disponibilità a versare 2,3 milioni, come stabilito dal Tribunale di Catania. Preferisco sbloccare denaro invece di bloccare azioni»