Il Messaggero: “Zamparini ha costruito una squadra talentuosa ma incerta”

“Zamparini e Zeman. Due personaggi lontani anni luce per caratteristiche umane, ma uniti da uno stesso, per così dire, destino: la loro personalità riempie e fagocita le squadre che guidano, l’uno da presidente l’altro da allenatore. Nel primo caso è evidente che da anni chi dice Palermo dice Zamparini, un presidente sanguigno e mangia allenatori che, dopo anni di serie A, accompagnati anche da successi tecnici e di mercato, come l’acquisto di Dybala, ora, in serie B, si è affidato ad un tecnico semi sconosciuto come Tedino e ad una pletora di giocatori stranieri, ben quattordici, provenienti dalla ex Jugoslavia, dall’Europa dell’est e persino dal Sudamerica. Scelte che disegnano il quadro complessivo di un presunto squadrone che risulta, invece, alla fine, un puzzle dagli incastridifficili. Perché può darsi che Coronado, geniale trequartista brasiliano e Nestorovski e Trajkovski, addirittura nazionali macedoni, possano essere nomi altisonanti, ma al dunque, sinora,i golnon arrivano e può darsi che il norvegese Aleesami il bulgaro Cochev e Jajalo siano nomi già sperimentati in serie A, ma il gioco decisamente latita. Insomma, la sensazione è che Zamparini abbia affidato ad un nocchiero inesperto una navicella piena di talento ma anche zavorrata da qualche falso fenomeno straniero e da qualche italiano appena discreto. E, se tanto mi da tanto, decisamente sbilanciato a favore del Grifo è attualmente il confronto tra le due squadre, discontinuo e poco incisivo il Palermo, formidabile rullo compressore – almeno sino ad ora, il Grifo. Questo il dato, fatto salvo l’imponderabile del calcio che esiste e talvolta scompagina i pronostici”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Messaggero”.