Il Messaggero Umbro: “Fere, sfide per la serie A. Palermo, Benevento, Genoa e Bari candidate alla promozione sono le prossime avversarie della Ternana dopo il tris di vittorie”

L’edizione odierna de “Il Messaggero” Umbro si sofferma sulla Ternana, prossima avversaria del Palermo.

Ternana, mai così in alto in serie B. Almeno da quando ci sono i playoff. Naturalmente chi è superstizioso è lecitamente autorizzato ad effettuare gli scongiuri. Tutti gli altri a sognare per una partenza magica auspicabile che denota alcuni concetti fondamentali che l’allenatore Cristiano Lucarelli ha cominciato a ripetere come si fa con le litanie lauretane. E così il mese di ottobre diventa utile a capire la forza di questa Ternana che andrà ad affrontare Palermo, Benevento, Genoa, Bari, ovvero sia quattro delle squadre accreditate alla vigilia del campionato alla promozione in serie A.

Nel secolo in corso una partenza analoga la fece la Ternana allenata da Mario Beretta, quella che poteva contare su gente come Luis Jimenez, Riccardo Zampagna, Massimo Borgobello, tanto per citare solo gli attaccanti. Ma in quel campionato, 2003-04 i playoff non erano stati introdotti. Infatti questa formula cominciò ad essere valida dalla stagione successiva. Le tre vittorie consecutive possono rappresentare un buon viatico per il proseguo della stagione? In caso di risposta positiva, dove cercare gli indizi per questa partenza sprint? Prima di tutto dal secondo tempo con il Cosenza, che la squadra rossoverde ha giocato in dieci per l’espulsione di Sorensen, passando per Parma Perugia e Cittadella, la Ternana sta dimostrando una inedita compattezza che le consente di non perdere la testa soprattutto nei momenti più complicati del match.

Così per la seconda volta consecutiva, la terza in campionato, la porta di Iannarilli è rimasta inviolata. Questo consente all’estremo difensore di acquisire maggiore consapevolezza della propria forza ma anche autorevolezza con i compagni di reparto. Già perché con l’arrivo di Mantovani, il pacchetto arretrato ha acquisito maggiore garanzie, con sentendo a Capuano, ma soprattutto a Sorensen di giganteggiare non solo di testa ma anche con i piedi. Roba impensabile la scorsa stagione. I difensori cercano le giocate, ma quando serve non disdegnano di gettare la palla in tribuna. Il salto di qualità però è avvenuto a centrocampo dove, causa l’assenza forzata di Falletti, Lucarelli è stato costretto ad avanzare Palumbo, mettendo in mediana Agazzi Di Tacchio e Coulibaly che, come asserisce Lucarelli, hanno apportato temperamento: «Una sana ignoranza».