Come si legge sull’edizione odierna de “Il Messaggero” si aggirano intorno a una cifra superiore a 20 e inferiore a 30, per avere un’idea delle proporzioni. Si tratterebbe di poco più del 4%, considerando il numero di calciatori presenti nel massimo campionato italiano.
L’ultimo decreto, come noto, vieta gli sport di squadra (anche all’aperto) a chi non possiede il green pass rafforzato (ovvero quello da vaccino o guarigione). Il rischio impasse per chi non è vaccinato è dunque alto, anche se per un quadro definitivo bisognerà attendere le nuove linee guida per la pratica sportiva, attese comunque dopo il Cdm che si terrà oggi.
Se dopo le ultime indicazioni arrivasse la conferma del fatto che si potrebbe entrare in campo soltanto con il Super Green pass, anche i calciatori dovrebbero adeguarsi. Così i circa 25 no vax della Serie A sarebbero posti davanti al bivio costituito dalla possibilità di vaccinarsi e dal divieto di giocare. Come si può intuire facilmente, saltare l’ostacolo non sarebbe una passeggiatina di salute. Spetterebbe alle società tentare di smussare gli angoli di una situazione spiacevole. A tal proposito, giusto per fare un esempio, secondo Il Messaggero il no vax della Roma – il cui nome è coperto dalle norme sulla privacy – ha lasciato intendere che chiederebbe la cessione se non potesse scendere in campo per via del decreto.