Il Messaggero: “Mea Culpa Frosinone. E sabato arriva il Palermo, partita importante e delicata per mille e più motivi”

L’edizione odierna de “Il Mssaggero” di Frosinone, si sofferma sui ciociari che sabato riceveranno il Palermo.

Si è parlato di beffa, sfortuna, sconfitta immeritata nel dopo Cittadella-Frosinone che ha visto i canarini uscire battuti dal “Tombolato” di Cittadella per una rete, frutto di un pasticcio difensivo in pieno recupero. Una partita che se fosse finita sul pari non avrebbe fatto recriminare nessuno. Il Frosinone, però, se si è presentato allo scadere del match senza aver violato la porta avversaria, dopo aver disputato nel complesso un’ottima partita, deve prendersela anche con se stesso e con i propri errori. Mister Grosso nella conferenza post partita non ha mancato di evidenziarlo e sicuramente approfondirà la cosa nel primo faccia a faccia settimanale con i suoi.  Il Cittadella, che ha avuto nitide occasioni per sbloccarla, non ha rubato nulla. Ha semplicemente approfittato meglio del Frosinone di quegli episodi che invece i canarini non hanno saputo volgere dalla loro parte. «Abbiamo avuto tante opportunità, anche troppo clamorose e purtroppo non siamo stati in grado di sbloccare la partita» ha sottolineato l’allenatore canarino a fine gara, non mancando di rimarcare quanto però il risultato alla fine sia stato immeritato, soprattutto per il gioco e le occasioni prodotte dalla sua squadra. Errori importanti in fase offensiva.

Nei dettagli non macroscopici, ma sufficienti a far sì che i giallazzurri siano rimasti in bilico ed in pericolo fino alla fine. Si è detto di una buona prestazione di Caso. Vero, l’ala sinistra ex Genoa è stata mobilissima ed autentica spina nel fianco della difesa avversaria. Ma gli è mancato il tocco decisivo in un paio di circostanze. La prima in occasione del rigore prima dato da Ghersini e poi corretto dal Var. L’attaccante frusinate si stava involando solitario verso la porta avversaria. Nel momento decisivo però, invece di saltare con il pallone il portiere in uscita, ha scelto di dribblarlo sulla destra, perdendo il contatto con la palla ed offrendo a Kastrati l’opportunità per smanacciare la sfera e salvare la propria porta. Al 57’ lo stesso Caso, in una bella azione di contropiede, ha servito con un pelino di ritardo Garritano che gli si era affiancato in superiorità numerica, favorendo il recupero del portiere avversario. Anche l’occasione avuta da Mulattieri nel finale, servito benissimo da Garritano, è stata di quelle da mangiarsi le mani, con la scelta non fortunata di stoppare il pallone e non di colpire di prima intenzione, con un piede però, il sinistro, che non è il suo migliore. Facile comunque fare l’autopsiaal match a freddo. Meno trovarsi nella situazione del momento, ma il risultato, nel complesso immeritato, è frutto della capacità del Cittadella di credere nella vittoria fino all’ultimo, ma anche di errori, non solo del portiere, anche se quelli degli estremi difensori sono sempre i più evidenti e nella sostanza decisivi. In tutto questo non va sottaciuto come il Frosinone sia stato costretto a schierarsi con assenze importanti.

Se quelle di Oyono e Kone erano state previste e le contromisure meditate, fare a meno di Rohdén a pochi secondi dal fischio d’inizio è stata sicuramente una tegola importante. Il giocatore ha avuto un problema agli adduttori che verrà valutato in settimana. La speranza è che sia lui che Kone possano essere presenti sabato prossimo, quando allo “Stirpe” scenderà il Palermo in una partita importante e delicata per mille e più motivi.