Il Messaggero: “Il Perugia apre la caccia al “bug”. Baldini segue la linea vincente di Palermo”
L’edizione odierna de “Il Messaggero” si sofferma sul Perugia e sui problemi che sta avendo la squadra di Baldini.
C’è qualcosa che non va nel Perugia, un male oscuro da individuare ed estirpare al più presto per cercare di salvare una stagione partita nel modo peggiore e che non deve e non può continuare così. Quello che a livello informatico viene definito ‘bug’, un difetto funzionale, una falla di vulnerabilità, nella squadra biancorossa è sin troppo evidente (cinque sconfitte in otto partite parlano da sole insieme alla scarsa o nulla capacità di reazione di fronte alle avversità) ma a quanto pare difficile da individuare ed eliminare. I tifosi soffrono maledettamente, mai il Perugia si era trovato all’ultimo posto in classifica in Serie B dopo otto giornate, e si interrogano sulla reale consistenza e forza della squadra, anche perché nel breve lassodi tempo trascorso dall’inizio della stagione sono state provate un po’ tutte le mosse, dal cambio dei giocatori a quello dei moduli fino agli allenatori e per ora non si sono registrati cambi di rotta.
Vale ricordare che il Perugia è passato dalla difesa a tre a quella a quattro, utilizzando tutti gli elementi della rosa e cambiando anche guida tecnica e insieme filosofia nel passaggio da Castori a Baldini, da un tecnico considerato conservatore a un giochista. Per scoprire che probabilmente il problema di un organico sicuramente deficitario ma sulla carta forte e composto da giocatori di categoria e dal buon pedigree non è da ricercare sul campo, quanto nella mentalità. Non si estranea dalla lotta il presidente Massimiliano Santopadre, che ieri ha tenuto la squadra a rapporto negli spogliatoi (previo permesso concesso volentieri da Baldini, beninteso) parlando a cuore aperto ai grifoni proprio allo scopo di trovare una soluzione alla crisi, di creare i presupposti per una reazione. D’altro canto quando il mare è in tempesta è naturale affidarsi a chi ha la forza di tenere la barra a dritta indicando la strada da seguire.
E va detto che in questi giorni difficili il ds Marco Giannitti e il tecnico Silvio Baldini nelle quattro mura dello spogliatoio fungono da sicuro punto di riferimento. Il tecnico toscano in particolare è un esempio di serenità e di coerenza. A Palermo nei primi tempi si era trovato in una situazione alla fin fine simile, con i giocatori che venivano presi di mira uno per uno (tra i tanti nel mirino anche Luperini) da una tifoseria e un ambiente tanto attaccato in maniera viscerale alla squadra di calcio quanto ipercritico e scorbutico nei momenti negativi. E proprio tenendo la barra a dritta, andando avanti forte delle proprie convinzioni, Baldini e i suoi giocatori seppero ribaltare le sorti del campionato fino a conquistare addirittura la promozione in B. A Perugia in questa stagione basterebbe molto meno.