Il Messaggero: “Il doppio ex Mutti punta sulla cautela”
L’edizione odierna de “Il Messaggero” riporta un’intervista fatta a un doppio ex del match di oggi Palermo-Pescara, Bortolo Mutti. Ecco le sue dichiarazioni che hanno tracciato il punto della situazione in casa Delfino fino a questo momento: “Radiomercato lo dava tra i papabili per il post Epifani, ma in realtà non c’è mai stato un approccio. Bortolo Mutti, però, avrebbe accettato di corsa la panchina del Pescara.«Non sono mai stato contattato dalla dirigenza biancazzurra», la conferma del diretto interessato che mette a tacere definitivamente i rumors circolati, «ma avrei assolutamente accettato se fossi stato chiamato».Ed avrebbe sposato il Delfino non solo perché alla piazza biancazzurra è rimasto legato dall’epoca di quell’unica stagione nella quale, da calciatore, ha difeso i colori della città. Era la stagione 1975-76, un giovanissimo Mutti fu il miglior marcatore con 6 gol di un Pescara targato Giovanni Capacchietti che si posizionò al nono posto finale in serie B. «Fu un’annata incredibile», ricorda oggi, «con Tom Rosati in panchina e Giorgio Repetto in campo». Proprio Repetto poteva essere il trait d’union di un nuovo matrimonio, ma la scelta è caduta su Bepi Pillon. «La decisione del nuovo cambio in panchina è stata presa sulla base dei risultati negativi, della classifica e del morale. Serviva una scossa, insomma. Pillon sa di certo cosa fare», commenta Mutti, «ha un grosso bagaglio di esperienza dalla sua parte e conosce quali aspetti toccare. In questi casi bisogna sempre lavorare sulla testa dei giocatori, sull’aspetto fisico e sull’organizzazione ma senza esasperare troppo le cose e di concetti. Il primo impatto sarà fondamentale, poi il gruppo fornirà altre indicazioni sulle quali intervenire. L’organico di certo è di medio-alto livello, c’è stato probabilmente un cedimento nella fase centrale del campionato che ha penalizzato il rendimento. Ma la squadra è buona», ribadisce con forza l’esperto tecnico. Di Palermo-Pescara è un doppio ex, essendo stato calciatore biancazzurro e tecnico del Palermo (in due circostanze, ovvero nel 2001-02 e nel 2011-12): «Sarà una partita apertissima e godibile a mio parere, da tripla. Ma il Pescara dovrà fare un match di attesa, altrimenti potrebbe finire male. Non scopro di certo io le qualità del Palermo, una squadra molto solida. Non cambia molto a livello di atteggiamento tattico di partita in partita, l’ambiente è un po’ deluso perché si aspettava un cammino più agevole ma, nonostante la polemica nei confronti della società, quando entri al Barbera da avversario ti tremano le gambe»“.