“Il Frosinone si prepara al big match di sabato prossimo al Renzo Barbera contro il Palermo, staccato in classifica di 6 punti (53 contro 47), ma con la partita da recuperare al Tardini con il Parma. «Una sfida non decisiva, ma importante sì», ha avuto modo di sottolineare Longo. E che sia una tappa significativa del campionato, nessuno lo può negare. Qualche dubbio di formazione per la capolista, a centrocampo e in attacco dove sembrano, però, rientrati anche se solo in parte, i timori per Citro. Ieri il giocatore, come riportato dal sito ufficiale del club, avrebbe dovuto fare la risonanza di cui, invece, non c’è stata più traccia. A questo punto si deve supporre che le condizioni dell’attaccante non erano così gravi come si pensava, ma per lui i dubbi restano. Intanto, contro il Novara a centrocampo si è rivisto Gori che, fino all’infortunio dello scorso dicembre, era uno dei punti fermi della squadra. Primi minuti un po’ difficili come riconosciuto dal diretto interessato, ma una volta superato il periodo di rodaggio dopo la lunga assenza, la prestazione del centrocampista che tre giorni fa ha compiuto 25 anni, è salita di tono a tal punto che Longo lo ha richiamato in panchina a 3 minuti dal 90° sostituendolo con Frara. IL MODULO Ma sabato a Palermo che succederà? Come si comporterà il tecnico? Confermerà il 3-4-1-2 oppure rispolvererà di nuovo il 3-5-2 classico, con Maiello a dirigere l’orchestra e con due mezze ali ai suoi fianchi? Longo ci ha insegnato che difficilmente rinnega la sua idea di giocoe, pertanto, la capolista dovrebbe schierarsi con l’ormai collaudato 3-4-1-2, un modulo che i giallazzurri attuano amemoria e con ottimi risultati. La classifica lo conferma. Data per scontata la presenza sulle corsi e di Matteo Ciofani e Beghetto, due giocatori in uno stato di grazia confortante, per completare il centrocampo rimangono Koné, Chibsah e Gori. Considerato che l’ex cesenate ha più le caratteristiche della mezzala in un centrocampo a tre e che Besea, Crivello e Sammarco sono infortunati, per la quarta maglia restano in corsa Gori e Chibsah che l’allenatore contro il Novara ha fatto riposare. La cosa lascerebbe pensare, quindi, che alla fine a vincere il ballottaggio potrebbe essere il ghanese, ma siccome al big match mancano ancora quattro giorni, è tutto da decidere. Per il resto Longo dovrebbe dare fiducia agli stessi uomini dell’ultimo turno, vale a dire all’autoritario Vigorito tra i pali, agli autoritari difensori Brighenti, Ariaudo e Krajnc (convocato nella nazionale slovena, salterà le sfide con Ternana e Venezia), al talentuoso e incisivo trequartista Ciano che agirà dietro i gemelli del gol Daniel Ciofani e Dionisi. […]”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Messaggero”.