Il Messaggero: “Grifo, col Palermo è una sfida speciale”
L’edizione odierna de “Il Messaggero” si sofferma sulla sfida tra Perugia e Palermo con la preparazione della squadra di Castori in attesa di ricevere i rosanero al “Curi”.
Non c’è mercato o stadio che tenga, dopo il giro di boa e la sosta è ora di entrare in clima partita. Mancano 48 ore alla sfida con il Palermo al ‘Curi’ (sabato ore 14) che inaugurerà il 2023 proponendo subito un tema di quelli che appassionano. Già,
perché in B fare tris di vittorie consecutive è difficile ma non impossibile, l’ultima volta il Perugia le ottenne nello scorso febbraio, quando la squadra di Alvini mise in fila Ascoli (1-0 a domicilio), Frosinone (3-0) e Cosenza (2-1 ancora in esterna) compiendo un salto determinante nella lotta-playoff.
Ecco, per la Castoriband che a fine dicembre è riuscito a fare doppietta, sarebbe qualcosa di simile nell’ambito di una lotta-salvezza che i grifoni sono stati bravi a riaprire. Vincere riporterebbe a galla il Perugia in classifica, traguardo ambìto dopo i mesi di sofferenza. Ecco perché non mancheranno gli stimoli. E motivazioni aggiuntive probabilmente ne avranno gli ex di giornata, il ds Renzo Castagnini che dal Palermo si dimise in disaccordo con la nuova società dopo averla riportata in B nel felice connubio con Baldini, nonché Gregorio Luperini che di quella cavalcata fu uno dei protagonisti, oggi letteralmente rinato dopo l’inizio di stagione in chiaroscuro.
Non solo. Se Aljaz Struna salterà per infortunio la sua sfida ex, c’è da aspettarsi qualcosa di speciale dal redivivo Ciccio Lisi, decisivo contro Venezia e Benevento, che con la sua espulsione fu determinante in negativo all’andata. Oppure da Di Carmine, autore del gol dell’ultima vittoria sul Palermo e oggi determinato a ritrovare la via della rete. Priorità al centrocampista da corsa nel mercato che in attacco stenta a decollare dopo il nulla di fatto nei contatti per la partenza di Melchiorri. Si cerca di cedere Vulic (trattative in Italia e all’estero) e rispunta il difensore perugino della Juve Diego Stramaccioni (21), destinato probabilmente a restare un’idea alla luce dei 7 centrali già presenti.