Il Messaggero: “Frosinone, nuova frenata”

Il Frosinone ieri si è dovuto arrendere al Palermo. Le due squadre hanno giocato una partita intensa e non si sono risparmiate, ma a spuntarla sono stati i rosanero grazie alle rete di Gnahoré che ha insaccato al 2′ della ripresa. Di seguito il racconto della gara de “Il Messaggero”.

“Peccato per la sconfitta che ci può stare, ma merito al Frosinone che fino all’ultimo è rimasto impartita, lottando su ogni pallone e dando fondo ad ogni residua energia. Il big match, dunque, l’ha vinto di misura (1-0) il Palermo con il gol di Gnahoré, uno dei migliori, al 2’ della ripresa, con la difesa giallazzurra che si è fatta sorprendere prima dalla finta dello stesso marcatore e poi dalla giocata di La Gumina per il  quale ha bruciato Terranova, insaccando con un tiro in diagonale. Il passo falso della squadra di Longo non è certo decisivo, ovviamente in negativo, in chiave promozione, anche se la classifica si è complicata e accorciata. In testa c’è sempre il Frosinone con 53 punti, seguito a 51 dall’Empoli che, però, giocherà oggi in casa con l’Entella, oltre a dover recuperare una gara, a 50 dal Palermo per il quale vale lo stesso discorso, a 49 dal Cittadella, a 46 dal Venezia (una partita da recuperare), a 45 dal Bari (2 gare in meno), a 44 dal Parma e a 43 dal Perugia, entrambe con una partita in meno. Otto formazioni racchiuse in 10 punti, ma alcune del gruppetto di testa non hanno giocato lo stesso numero di partite del Frosinone, che nel prossimo turno casalingo contro la Salernitana non potrà sbagliare. Palermo e Frosinone hanno dato l’impressione di cercare di far male all’avversario. Le squadre non si sono risparmiate, anche se i giallazzurri in un primo momento hanno giocato di rimessa, preferendo aspettare per poi offendere in contropiede. Ma da quando Ciano ha preso in mano il pallino, specie nella fase di possesso, la musica è cambiata. I padroni di casa hanno usato più prudenza badando soprattutto a non concedere spazi alla capolista, brava a sfruttarli e creando problemi alla retroguardia palermitana. Squadre schierate a specchio. Tedino e Longo si sono affidati al 3-4-1-2 e questo ha fatto sì che la partita sia rimasta per metà tempo bloccata. Poche le emozioni. Nel primo tempo è stata quasi una partita a scacchi, molto tattica, anche se il Palermo al 23’ con un colpo di testa di Gnahoré e al 32’ con il palo colpito da Nestorovski è andato vicino al vantaggio. Ma pure la capolista ha avuto buone occasioni: al 36’ con un colpo di testa di Dionisi e al 39’ quando la porta siciliana è stata presa a pallonate in rapida successione dai tiri di Ciano, Daniel Ciofani e Chibsah che, però, hanno trovato in Pomini un baluardo insuperabile. Frosinone vivo e pericoloso che ha attuato un buon pressing in ogni zona del campo, anche se a favore della squadra di casa si è creata spesso superiorità numerica a centrocampo per la posizione di Coronado, che ha agito più da mezza
la che da trequartista alle spalle di La Gumina e Nestorovski. Come, invece, ha fatto Ciano muovendosi qualche metro dietro Ciofani e Dionisi. Troppo spesso, comunque, nel Frosinone si è cercato sulla corsia destra Matteo Ciofani, peraltro molto reattivo, e dimenticato su quella sinistra Beghetto, costretto a rimanere basso dalla intraprendenza di Rispoli che ha vinto il duello. Ed è stato proprio Rispoli al 2’ della ripresa a dare il via all’azione che ha portato al gol-partita, mettendo in area un cross fintato da Gnahoré per la Gumina il quale ha restituito il pallone al compagno, bravo a insaccare. Il Frosinone ha attaccato a lungo, sfiorando il pareggio con Maiello (4’), Daniel Ciofani (5’) e Ciano (17’), ma Vigorito al 38’ ha deviato in angolo il pallone del potenziale raddoppio palermitano”.