Il Messaggero Frosinone: “Nemmeno il Palermo ed i 27.000 del Renzo Barbera fermano il cammino di Grosso”
L’edizione odierna de “Il Messaggero Frosinone” si sofferma sulla gara pareggiata dal Palermo contro il Frosinone.
Nemmeno il Palermo ed i 27000 del Renzo Barbera fermano il cammino del Frosinone che non centra il settimo successo consecutivo, ma esce indenne da una partita che si presentava con mille e più insidie. Ed anche da questo turno i canarini escono con il sorriso sulla bocca avendo, nei confronti delle terze, guadagnato un punto sulla Reggina (sconfitta di rimonta 3-2 a Cittadella) e mantenuto le distanze da Sudtirol e Bari, che hanno pareggiato rispettivamente a Cosenza (0-0) ed al San Nicola contro il Cagliari (1-1, con pareggio pugliese al 95’ su rigore). Oggi in campo il Genoa ospite del Modena. A decidere la spartizione della posta due bei gol.
LA PARTITA Quello di Verre, nato dal rude contrasto a centrocampo su Mazzitelli, al quale è seguita l’invenzione del tiro dalla sua metà campo che beffa Turati. E poi il pari al volo di Boloca, il giocatore più atteso, al rientro in campo dopo le conseguenze dell’affaticamento al polpaccio subìto lo scorso 12 gennaio ed immediatamente protagonista, a conferma di quanto giustificate siano state le ansie e le attese sul suo rientro. Alla fine i canarini potevano anche vincerla senza far gridare allo scandalo, perché nel secondo tempo sono stati quelli ad andare più vicini al vantaggio, con qualche recriminazione anche per il pestone diGraves su Garritano in piena area, sul quale hanno reclamato il rigore. Ma il pari è stato alla fine sostanzialmente giusto e premia, seppur solo con un punto, due squadre che si sono affrontate a viso aperto dando vita ad un bellissimo pomeriggio di calcio, con una degna cornice di pubblico, tra il quale anche i 131 tifosi giallazzurri che hanno affrontato la lunga trasferta siciliana.
Nel prossimo turno i canarini giocheranno in anticipo venerdì sera allo Stirpe contro il Parma, ieri sconfitto in casa dall’Ascoli. Al fischio d’inizio Grosso schiera il suo 4-4-3 scegliendo Szyminski come sostituto dello squalificato Lucioni al centro della difesa, optando per il tridente offensivo formato da Insigne, Moro e Caso e, soprattutto, riproponendo dopo cinque turni di assenza, il gioiellino italo rumeno Daniel Boloca a centrocampo. I canarini iniziano subito bene con due nitide occasioni per sbloccarla. Prima con Caso e subito dopo con Rohdén. Poi il Palermo, dopo una favorevole occasione di Brunori, finita fuori d’un soffio, prova a prendere in mano le redini del match. Il Frosinone fatica ad uscire dalla propria metà campo, ma Turati non corre grandi pericoli. La partita si sblocca al 37’ con l’invenzione di Verre. Nel secondo tempo il Palermo abbassa il proprio baricentro ed il Frosinone prende per mano il match, creando i presupposti per il pareggio. Un pari che arriva con pieno merito al 75’, con il gol al volo di Boloca, bravo a sfruttare un rimpallo della barriera su punizione di Baez. Nel finale le due squadre continuano a giocare per vincerla, ma le occasioni per andare in vantaggio pendono dalla parte del Frosinone. Tra queste il dubbio contatto in area su Garritano, episodio nel quale al Var (Valeri), dopo il silent-check, non hanno ritenuto di richiamare l’arbitro