Il Messaggero: “Frosinone, le rivali dietro l’angolo. Gori: «Non firmo per un pareggio a Palermo»”

“E Nel weekend in cui il campionato di serie B è rimasto di fatto congelato per i numerosi rinvii dovuti alle condizioni meteo (sabato) ed in segno di lutto e rispetto per la morte del capitano della Fiorentina Davide Astori (ieri), il Frosinone ha chiuso il ciclo delle tre gare in otto giorni con una vittoria e la leadership della classifica in attesa dei recuperi. Bene, ma non benissimo. Forse sarebbe meglio dire benino, perché quattro punti in tre gare, di cui due casalinghe, non sono tanti. La vittoria di misura contro il Novara non può lasciare completamente soddisfatti. Il Frosinone ha dominato il match, il portiere canarino Vigorito, che si è meritato sul campo la promozione momentanea, è rimasto di fatto inoperoso. Eppure i canarini non sono riusciti a chiudere il match. Ci si è messo anche capitan Ciofani, per il resto perfetto, sbagliando il rigore che poteva mettere definitivamente ko i piemontesi. Così i canarini in campo e gli spettatori sugli spalti hanno dovuto stringere i denti e «godersi» la suspense del match fino al 50’ del secondo tempo, anche se, per fortuna, il Novara è stato di una inconsistenza tale da non mettere mai in pericolo la porta di Vigorito, anche negli assalti finali. Sul punto, Nicolò Brighenti, nelle interviste post gara è stato molto esplicito: «E’ sempre rischioso non chiudere la partita, siamo stati bravi a non concedere niente, ma per il prosieguo del campionato questo ci insegna che è sempre bene chiudere le partite, anche se oggi (sabato) possiamo avere pochi rimpianti poiché abbiamo creato. È mancato solo il secondo gol». Dal canto suo Mimmo Di Carlo, allenatore del Novara, pur ammettendo la sconfitta, ha messo il suo carico parlando del Frosinone su Sky: «I canarini lottano per la Serie A, anche se alla fine qualcosa concedono sempre». La classifica comunque sorride al Frosinone per il momento, ma va anche detto che rispetto ad un paio di settimane fa i mezzi passi falsi di canarini, Empoli e Palermo hanno fatto sì che quella che sembrava dover essere una lotta a tre per le prime due posizioni si sia allargata ad altre squadre. Il Cittadella che ha 48 punti (-5 rispetto al Frosinone) in primis, ma attenzione soprattutto, oltre che al Palermo (conta una partita in meno e potenzialmente potrebbe essere a 50), anche al Bari, in grande crescita, che ha due partite da recuperare e potrebbe arrivare a parità di match a -3 dal Frosinone. Il commento di Longo: «Cittadella e Bari possono ambire alla promozione diretta». Non  è solo una dichiarazione di circostanza, ma la consapevolezza che questo campionato non concede nulla all’improvvisazione e che ogni partita deve essere vissuta come una finale, perché di calcoli non se ne possono e potranno fare probabilmente fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. IL BIG MATCH Da qui alla fine ci saranno da giocare partite che varranno più delle altre, la prima delle quali tra cinque giorni a Palermo. Se l’atteggiamento dei canarini sarà quello promesso dal rientrante Gori, «Non firmo per un pareggio a Palermo», lo spettacolo e le emozioni sono assicurate. […]”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Messaggero”.

Published by
Redazione Ilovepalermocalcio