Il Messaggero: “Fere, adesso niente più alibi”

L’edizione odierna de “Il Messaggero” si sofferma sulla gara che la Ternana giocherà contro il Palermo.

C’è una tentazione, forse, che assale Roberto Breda per la gara del suo ri-esordio allo stadio Liberati sulla panchina della Ternana nella partita contro il Palermo. Quella di dare spazio a due giocatori apparsi in palla in queste due settimane di allenamento, il centrocampista De Boer e l’attaccante Distefano. Hanno lavorato bene e potrebbero dire la loro in campo. Anche se, almeno per l’undici iniziale, restano favoriti altri. Al di là del toto-formazione, però, stavolta il tecnico chiede concretezza.

Nello stadio nel quale era stato per l’ultima volta da avversario in un derby con il Perugia, cerca punti importanti, al di là delle  scelte che farà. Anche se ha di fronte un avversario importante come il Palermo. «Perché adesso – dice – è arrivato il momento di trovare sul campo le risposte a quello che abbiamo provato. Niente alibi. Dobbiamo avere l’atteggiamento di chi cerca soluzioni e non di chi trova scuse. Nel nostro lavoro contano i numeri. Ma sono sicuro che faremo una grande gara, avendo visto nei miei calciatori la grande disponibilità a lavorare bene e soprattutto la voglia di uscire da questa situazione. Siamo ultimi e dobbiamo fare punti».

Oggi, nella gara con i rosanero che si gioca con il pallone rosa per dare un segnale contro la violenza sulle donne, si può fare un bel passo in avanti, visti anche i risultati delle dirette antagoniste che hanno giocato ieri. Potrebbe esserci il sostegno di un pubblico più numeroso, visto che con i 5 euro del prezzo dei biglietti potrebbero esserci sui 6-7 mila tifosi ternani, più oltre un migliaio di palermitani. C’è, però, lo scoglio di un avversario importante. Ultimamente ha avuto qualche problema di rendimento, ma fuori casa resta una squadra molto efficace.

«Non è una partita da vivere da ultima spiaggia – dice Breda – e bisogna stare sereni. Ma occorre concentrarsi. Rispetteremo le caratteristiche dell’avversario, ma dobbiamo avere una nostra identità alla quale restare fedeli. Serve il giusto atteggiamento. La trasferta con lo Spezia, su questo, ci ha dato delle indicazioni». Dopo quella partita, con due punti ti sfumati nel recupero, Breda e la squadra hanno lavorato molto nella sosta. «Sono stati – dice il tecnico – 15 giorni di lavoro importante, produttivo e basato sull’intensità costante. Ma poi, conta solo la partita». Probabile riconferma del 3-4-1-2, anche se sono state provate pure altre soluzioni.